Nel corso delle prime tre partite giocate a Euro 2024, Murat Yakin sviluppa un'idea di calcio piuttosto precisa che fa riferimento al capisaldo della difesa a tre, autentico marchio di fabbrica della squadra elvetica, e composto sin qui dai pilastri rappresentati da Schar, Akanji e Rodriguez, chiamati ad agire a protezione dell'interista Sommer tra i pali. Partendo da queste solide fondamenta, il ct svizzero architetta il suo 3-4-2-1.
Sulla corsia di destra, la squalifica di Widmer dovrebbe spalancare le porte a Stergiou, mentre sul versante mancino sta trovando grande continuità di rendimento il bolognese Aebischer, già in goal contro l'Ungheria. In mezzo al campo toccherà ovviamente a Freuler e Xhaka gestire traffico e operazioni.
Per quanto riguarda le soluzioni offensive, la grande certezza porta il nome di Shaqiri - a segno con la Scozia - ma nel corso di Euro 2024 Yakin ha effettuato diverse rotazioni nel pacchetto offensivo: nelle prime due uscite Yakin ha puntato molto forte su Vargas in qualità di secondo rifinitore, mentre per quanto riguarda la prima punta, contro l'Ungheria ha giocato da titolare (e segnato) Duah, mentre Embolo è subentrato a gara in corso trovando anch'egli la via del goal, prima di prendersi i gradi di titolare negli impegni seguenti.
Durante la fase a gironi c'è stato spazio anche per Ndoye, altro elemento di spicco del Bologna, in goal contro la Germania e titolare anche contro la Scozia.