Come cambia l'Atalanta con Retegui: titolare o no? La gerarchia in attacco

Escluso Scamacca, che ne avrà per molti mesi prima del rientro in campo, in casa Atalanta sono due le punte centrali a disposizione di Gasperini: El Bilal Touré e il nuovo acquisto Mateo Retegui.

Il futuro del maliano è però in forte dubbio e potrebbe coincidere con una nuova esperienza altrove: come fatto capire dal tecnico della 'Dea' nell'intervista rilasciata all'Eco di Bergamo.

"Allo stato attuale, per essere chiari, rispetto alla fine della stagione scorsa ho in meno Miranchuk, Hateboer, Holm e Adopo; si sono infortunati Scamacca e Scalvini; e Koopmeiners e Touré vogliono andar via. E poi c'è qualche altra situazione in sospeso come Bakker, Toloi, Palestra e Bonfanti".

Allo stato attuale delle cose, è dunque facile pensare a una titolarità di Retegui in qualità di terminale offensivo del 3-4-2-1 dell'Atalanta, in cui potrebbe darsi il cambio con De Ketelaere.

Il belga ha già giocato in quella posizione, fornendo ottime indicazioni a Gasperini: rimarrebbe però pur sempre un 'adattato', a differenza di Retegui che vive per il goal e per sfruttare ogni passo falso dei difensori in area di rigore.

Retegui agirà da riferimento offensivo davanti al duo di trequartisti composto da Lookman e uno tra De Ketelaere e Zaniolo: stesso assetto di sempre per l'Atalanta, che con l'italo-argentino perde un po' di fisicità rispetto ai muscoli di Scamacca, il cui gioco è improntato in gran parte sull'esuberanza fisica, oltre che tecnica.

Dal canto suo, Retegui proverà a migliorare lo score realizzativo fatto registrare durante la sua prima stagione in Serie A: 7 goal in 29 presenze, col chiaro obiettivo di andare in doppia cifra per aiutare l'Atalanta a farsi strada in Italia e in Europa.