Pubblicità
Pubblicità
Man City right to sell Palmer GFXGOAL

La stagione da sogno di Cole Palmer: "Non volevo lasciare il Manchester City"

Pubblicità

Ok, col senno di poi siamo bravi tutti a dare giudizi e sentenze, ma chi era davvero in grado di pronosticare la stagione mirabolante di Cole Palmer?

Protagonista del calciomercato estivo per il trasferimento milionario dal Manchester City al Chelsea, l'inglese sta dimostrando di valere ogni singolo milione di euro dei 47 spesi dai 'Blues' per regalarlo a Mauricio Pochettino.

Un divorzio, quello dai 'Citizens', caratterizzato dall'esigenza di richiedere maggiore spazio altrove per esplodere in maniera definitiva: proprio ciò che sta accadendo a Londra.

  • AFFARE DA 47 MILIONI

    Ha destato parecchio scalpore la cifra necessaria al Chelsea per strappare Palmer al Manchester City, che si è 'accontentato' di 47 milioni di euro per lasciar partire un gioiello nato e cresciuto nella florida Academy che (tanto per fare un nome) ha formato anche un certo Phil Foden: una cifra tutt'altro che incongruente con le qualità di un giocatore capace di fare la differenza nei momenti clou.

  • Pubblicità
  • Cole Palmer Chelsea NewcastleGetty

    UNA STAGIONE DA SOGNO

    Eppure un indizio su quello che avrebbe combinato Palmer a Londra lo si poteva scorgere nel rendimento offerto nelle tre apparizioni con la maglia del Manchester City all'inizio della stagione in corso: due goal all'attivo, uno nella sfortunata finale di Community Shield persa contro l'Arsenal e l'altro nella sfida vinta ai calci di rigore contro il Siviglia, valevole la conquista della Supercoppa Europea.

    Una volta approdato al Chelsea, Palmer non si è mai fermato: al momento conta 21 goal e 12 assist in 39 apparizioni, in una stagione che vede i 'Blues' impegnati solo in Inghilterra e fuori da ogni competizione continentale. Ieri sera è arrivata anche la gioia della prima tripletta con la maglia del Chelsea, peraltro al cospetto dei suoi ex 'cugini' del Manchester United, beffati per due volte in pieno recupero per il definitivo 4-3 in favore dei ragazzi di Pochettino.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • RISPOSTA A GUARDIOLA

    A spingere Palmer verso il Chelsea è stata l'ambizione di recitare un ruolo da protagonista altrove, situazione che al Manchester City si sarebbe potuta verificare con maggiore difficoltà: almeno stando alle dichiarazioni di Pep Guardiola.

    "Cole è arrivato, ha accettato le gerarchie presenti in squadra e dopo uno o due anni ha detto: 'Non voglio giocare qui'. Io allora gli ho risposto: 'Riyad (Mahrez, n.d.r.) se ne andrà e avrai una possibilità', ma lui ha insistito: 'No, non giocherò qui, voglio andarmene'. Così gli ho detto che poteva farlo. Ha ottenuto quello che voleva, è un bene per lui".

    Una versione che si discosta da quella offerta da Palmer.

    "Non avrei mai voluto lasciare il Manchester City. Non era mia intenzione. Volevo partire in prestito per un anno, per poi tornare ed essere pronto per la prima squadra. Il club però mi disse che un prestito non era possibile: un'eventuale partenza sarebbe avvenuta soltanto a titolo definitivo - ha dichiarato Palmer a 'Sky Sports' a gennaio -. Così è arrivata la chiamata del Chelsea: sono davvero felice di aver fatto questa scelta".

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • Cole PalmerGetty

    RIMPIANTO PER IL MANCHESTER CITY?

    Parlare di rimpianto per una squadra in lotta per il secondo 'Treble' consecutivo sembra un po' eccessivo, considerando anche la portata economica della cessione al Chelsea che fin dal primo momento aveva fatto storcere il naso a più di qualche addetto ai lavori: magari, con un po' di pazienza, i 47 milioni avrebbero potuto essere molti di più, ma ciò non sembra rappresentare un problema per un club dalla forza economica come i 'Citizens'.

    Dopo aver realizzato il rigore del definitivo 4-4 nel match di Premier League disputato a 'Stamford Bridge', Palmer sarà ancora una volta sulla strada del suo passato nella semifinale di FA Cup in programma il prossimo 20 aprile: quando la parola 'rimpianto' potrebbe tornare a bussare dalle parti di Manchester, stavolta con un'intensità ancora maggiore.

  • Pubblicità
    Pubblicità
0