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AC Monza v FC Internazionale - Pre-season FriendlyGetty Images Sport

Chivu sul mercato dell'Inter: "Vogliamo aggiungere qualità, difesa troppo vecchia? Non guardo la carta d'identità"

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Cristian Chivu ha parlato in esclusiva ai microfoni di DAZN in vista dell'esordio in campionato dell'Inter che, lunedì sera a San Siro contro il Torino, completerà il programma della prima giornata di Serie A.

Il tecnico rumeno, dopo aver esordito al timone nerazzurro durante il Mondiale per Club, si appresta a disputare il suo primo campionato da tecnico interista.

Di seguito le dichiarazioni di Chivu.

  • LA PREPARAZIONE

    "Sono state 3 settimane di lavoro, le partite per me sono state importanti quanto gli allenamenti, tutta la fatica e tutto il lavoro che abbiamo messo in campo nel così detto ritiro estivo. Sono stati giorni di lavoro sodo e ho visto delle belle cose, così come ho visto cose non fatte bene, ma ci sta, all'inizio è sempre più difficile trovare la gamba fresca e la lucidità in un periodo in cui si lavora tanto. Quello che mi ha fatto piacere è che problemi seri e infortuni non ne abbiamo avuti. Non abbiamo mai guardato i risultati, ma solo dare minutaggio ai giocatori per mantenerli tutti allo stesso livello per vedere le idee e i principi che abbiamo cercato di trasmettere in questo periodo".
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  • DIFESA TROPPO VECCHIA?

    "Non guardo mai la carta d'identità, ma la motivazione, la passione, la voglia di migliorarsi tutti i giorni, anche se si tratta di un 30enne, ma soprattutto se si tratta di un 20enne perché poi al campo conta il lavoro che metti, la motivazione, la disciplina, l'applicazione al lavoro che hai. Per me sono cose fondamentali che vanno al di là di quelli che sono solo i numeri sulla carta d'identità".


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  • IL MERCATO

    "Siamo sulla stessa linea, con gli stessi pensieri, consapevoli dei giocatori che dobbiamo aggiungere a questa squadra. Il mercato è aperto, c'è ancora tempo per fare determinate operazioni. Non vogliamo aggiungere quantità, ma qualità, gente che sa stare in un gruppo come il nostro e che ci fa crescere il livello della rosa dentro la squadra".


  • GLI OBIETTIVI

    "Essere competitiva su tutti i fronti, che si tratti di campionato, Champions e Coppa Italia, competizione che spesso si dimentica. Bisogna essere sempre competitivi, fare il massimo, entrare in campo per vincere, ottenere su 38 partite in campionato 38 vittorie se è possibile, anche se a volte è impossibile. Come mentalità e approccio a quella che è la prossima stagione partiamo da questo".


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  • ALLENARE L'INTER

    "È una grande e bella responsabilità per me separando le due cose. Mi trovo in questa società da un bel po', abbiamo condiviso e vissuto dei momenti belli insieme che mi hanno fatto crescere come uomo, persona e allenatore. Adesso è tempo che anche io dia qualcosa indietro a questa società".