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Chivu Bologna InterGetty Images

Chivu dopo Bologna-Inter: "Perché Lautaro Martinez in panchina? Non posso perdere giocatori per strada"

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L'Inter di Cristian Chivu lascia per strada la prima competizione della stagione: ad andare in finale della Supercoppa Italiana è il Bologna, che dopo il successo ai rigori sui nerazzurri lunedì sfiderà il Napoli.

Il tecnico nerazzurro, in ogni caso, non fa drammi. E davanti alle telecamere di Italia 1 non condanna i rigoristi per gli errori dal dischetto, parlando di "coraggio e personalità", e applaude il secondo tempo giocato dalla propria squadra.

Ecco dunque le risposte di Chivu dopo Bologna-Inter, gara che ha segnato l'eliminazione nerazzurra dalla Supercoppa.

  • I RIGORI FINALI

    "I rigori sono una lotteria. A me bastano il coraggio e la personalità di alzare il braccio e dire 'io vado a batterlo'. È una cosa che non si può allenare, l'emozione di un rigore è difficile da esercitare. Però mi prendo il coraggio di questi campioni che oggi hanno fatto una grande gara, soprattutto nel secondo tempo in cui hanno messo cose che voglio vedere sempre dalla mia squadra".

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  • GLI EPISODI ARBITRALI

    "Non parlo di arbitri e delle loro decisioni, tanto hanno la VAR e la possibilità di rivedere le cose. Io parlo della prestazione, del mio gruppo, mi preoccupo di quello che dobbiamo fare, di come crescere e migliorare: un allenatore deve fare questo. Bisogna imparare che si può sbagliare, come noi sbagliamo. Non ho niente da recriminare a nessuno. Si va avanti".

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  • SULLA PARTITA

    "La nostra più grande difficoltà? La pressione che ci hanno messo subito dopo il goal, abbiamo avuto difficoltà nel trovare le vie di uscita. Abbiamo fatto meglio nel secondo tempo, prendendo il dominio del campo e riuscendo a giocare molto di più nella loro metà campo, a metterli in difficoltà. Purtroppo il calcio è così, se non fai goal e non concludi le occasioni che ti crei si arriva ai calci di rigore".

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  • PERCHÉ LAUTARO IN PANCHINA

    "Io non mi permetto di pensare alla finale o alla prossima partita: era l'ottava gara in 20 giorni e lui le ha giocate tutte. Ha anche lui bisogno di riposo. Ci aspetta un gennaio pieno di impegni, con partite importanti ogni 3 giorni in cui hai bisogno di energia, di gamba, di stare in salute al 100%. In questo momento non ci permettiamo di perdere giocatori per strada: la stessa cosa vale anche per Akanji e per Calhanoglu. Gli impegni sono tanti, non è una lamentela ma è la gestione di un gruppo che in 6 mesi ha sempre dimostrato di essere all'altezza di tutte le competizioni".

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  • LA SCELTA DI MARTINEZ

    "Io ho 25 giocatori e tutti meritano di giocare, tutti sono dei campioni e hanno bisogno di fiducia e della possibilità di sostenere la causa, di essere protagonisti. Questa squadra ha grandi ambizioni, la stagione è lunga con tante partite e c'è bisogno sempre di tutti".

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