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Chivu CalhanogluGetty

Chivu ritrova Calhanoglu dopo la squalifica: "È tornato motivato per lasciarsi alle spalle la passata stagione"

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Seconda uscita stagionale per l'Inter che, dopo aver surclassato il Torino all'esordio, torna nuovamente a San Siro davanti al proprio pubblico.

Lautaro e compagni avversari dell'Udinese, a sua volta reduce dal pari casalingo rimediato contro il Verona: alla rete di Kristensen ha risposto Serdar.

Conferenza stampa della vigilia per Cristian Chivu: tutte le dichiarazioni del tecnico rumeno in quel di Appiano Gentile.

  • L'INTER DEVE RIPETERSI

    "Dobbiamo mantenere l'atteggiamento avuto contro il Torino, anche la mentalità. Ci sono altre cose da migliorare, ma queste caratteristiche dobbiamo averle fin dall'inizio".

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  • IL RITORNO DI CALHANOGLU

    "Calhanoglu è un giocatore importante, l'ha dimostrato negli ultimi anni. Ha dimostrato anche la voglia di far parte di questo gruppo e di migliorarsi. Ci ha fatto vedere cose importanti, è tornato motivato e con la mentalità giusta per lasciarsi alle spalle la passata stagione. Le prime partite sono importantissime, torna a disposizione dopo la squalifica e siamo tutti contenti".

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  • PIO ESPOSITO IN NAZIONALE

    "Lo conosco da quando aveva 13 anni, so di che pasta è fatto e com'è caratterialmente. Parliamo di un ragazzo coi piedi per terra, che sa che la strada è ancora lunga. Ha una grande umiltà che gli permette di crescere nella maniera giusta: più si alzano le aspettative e meglio rende, lo ha fatto vedere con lo Spezia e nelle giovanili dell'Inter. Adesso si gode il suo sogno, ovvero stare in prima squadra e far parte della Nazionale dopo la trafila nelle giovanili. Sono contento per lui, non devo aggiungere altro perché so cosa pensa".

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  • NUOVE OPZIONI IN ATTACCO

    "Le partite saranno tante, avremo la possibilità di vedere combinazioni diverse in avanti, magari tre attaccanti. In base alle necessità ci sarà sempre modo per vedere più cose".

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  • IL TURNOVER

    "Giocando ogni tre giorni, e per mantenere il gruppo motivato, bisogna accontentare un po' tutti: l'importante non è perdere la meritocrazia, fare turnover tanto per farlo non va bene. Conta sempre chi merita, bisogna prepararsi al meglio. Tutti devono meritarsi il posto e far vedere che sono competitivi".

  • "PRIORITÀ? È PRESTO"

    "Non posso pensare troppo in avanti, domani c'è una partita importante. Non credo sia giusto guardare troppo al futuro: troppi pensieri per qualcosa che accadrà un domani danneggiano a livello mentale e di aspettative".

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  • SUCIC ANCORA TITOLARE?

    "La meritocrazia la guadagni in allenamento, tutte le settimane. Ognuno di loro dovrà mettermi in difficoltà. Io non guardo agli undici titolari ma ai 22 giocatori di movimento, senza nulla togliere ai portieri".

  • IL PATTO CON LO SPOGLIATOIO

    "Ci sono cose che si possono raccontare e altre che è meglio tenere riservate. Il patto, più o meno, riguarda il fatto che il responsabile di tutto sono sempre io, nel bene e nel male".

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  • IL RUOLO DI FRATTESI

    "Per me Frattesi è una mezzala di inserimento che può giocare anche sotto una punta. Per caratteristiche lo vedo lì. Nascendo come mezzala potrebbe darmi una mano anche nella fase difensiva, creando più densità nel mezzo perché spesso non mi fido di avere solo due centrocampisti. Poi sono sicuro che potrà fare altre cose".

  • LE INSIDIE DELL'UDINESE

    "Non dobbiamo sbagliare l'atteggiamento, servirà la giusta mentalità. L'Udinese è sempre stata ostica dal punto di vista fisico, l'anno scorso ha fatto vedere ottime cose in quanto a mobilità e flessibilità. Hanno un centrocampo adatto alla 'guerra' e forte sulle seconde palle, ma anche tanta qualità. Affrontarli è sempre difficile".

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