Subito a segno, subito infortunato. Delizia e poi croce, dalle stelle alle stalle. Alvaro Morata deve salutare il Milan per qualche settimana proprio dopo averlo riportato in vita, con quella zampata da centravanti vero valsa l'1-2 contro il Torino e, soprattutto, il ritrovamento di un briciolo di speranza.
Non ci voleva: dopo la panchina iniziale contro il Toro, il Milan e Paulo Fonseca avrebbero tanto voluto iniziare ad abituarsi ad avere lui come punto di riferimento offensivo, con i suoi movimenti, la sua capacità di andarsi a cercar palla, la sua qualità.
E invece non sarà così. Né contro il Parma, il prossimo avversario dei rossoneri in campionato, né tantomeno contro la Lazio a fine mese. Il rientro di Morata, salvo ulteriori complicazioni, avverrà a metà settembre contro il Venezia. Un bel problema.
Chi giocherà nell'attacco del Milan mentre Morata non ci sarà? Chi ne prenderà il posto? This is the question. Ed è una domanda che rischia di togliere il sonno nell'ambiente.