Anche in diverse interviste, come ad esempio quelle alla Gazzetta dello Sport, il cantante ha espresso chiaramente il suo tifo sfegatato per il club rossonero. Da piccolo ricorda nitidamente il palo di Niang colpito a Barcellona, o la sconfitta del Milan contro lo United per opera di Rooney vista a San Siro.
L'anno scorso aveva chiesto il rinnovo a Leao (poi ottenuto) e fatto la promessa, in caso di vittoria della Champions poi sfumata, di colorarsi capelli e corpo di rossonero. Prima di Milan-Tottenham, con lui allo stadio, gli altoparlanti di San Siro suonavano "Fluo", una sua canzone.
"Andavo allo stadio a vedere il Milan per passione, oggi essere partecipe della partita è un'emozione grande, mi fa un piacere infinito - ha detto alla Gazzetta - Cantare l'inno del Milan? Scrivere una canzone o anche solo cantare a un evento o a San Siro, magari, sono tutte cose che spero di raggiungere. Vado allo stadio sin da quando ero molto piccolo, da quando avevo 2 anni, ma non ho moltissimi ricordi. Il mio idolo era Kakà: la prima maglietta del Milan è stata la sua".