Maglia numero 10 sulle spalle, un nome esotico che qualche ricordo alla mente lo riporta. Un presente da stellina, un futuro da potenziale stella. E un Mondiale Under 17 che Samuele Inacio sta giocando come se fosse nel giardino di casa sua.
Inacio è il giocatore copertina dell'Italia di Massimiliano Favo, che fin qui ha fatto tre su tre in Qatar: battuti in sequenza i padroni di casa del Qatar, la Bolivia e infine il Sudafrica, domenica sera, con un 3-1 che ha permesso agli azzurrini di chiudere il girone al primo posto in attesa dei sedicesimi di finale.
Il comune denominatore delle tre vittorie? Inacio è andato a segno in tutte le partite. Proprio lui ha vinto la resistenza del Qatar padrone di casa all'esordio, prima di fare il bis contro la Bolivia e trovare una doppietta contro il Sudafrica. L'attuale capocannoniere del Mondiale, anche se in coabitazione con un paio di giovani colleghi, è proprio lui: quattro reti in tre partite.
Il problema, per il calcio italiano, è principalmente uno: Inacio non gioca nel nostro paese. Il che, in un campionato costantemente imbottito di calciatori stranieri, rappresenta l'ennesimo paradosso del movimento.
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