Una volta rientrato in Europa, Godinho lavora con Joao Carlos Pereira prima al Grassophers e poi al Coimbra, sempre come allenatore in seconda.
Decisivo per la sua carriera si rivelerà un viaggio in Russia, dove l'amico Scienzi (preparatore atletico dello Spartak di Vanoli), gli presenta l'allenatore italiano.
Così quando Vanoli deve scegliere il suo staff a Venezia si ricorda di quel ragazzo portoghese conosciuto in Russia.
"Ho cercato una persona con una mentalità opposta a quella italiana per vedere se mi può insegnare qualcosa professionalmente ed a livello di metodo", spiegava Vanoli.
Il binomio in Laguna ha funzionato, tanto che l'allenatore ha deciso di portarsi dietro Godinho anche al Torino.