Chi è Jonathan Rowe, il talento nel mirino dell'Atalanta per un eventuale dopo-Lookman

Profilo duttile, classe 2003, ricco di talento. Sono questi i tre paradigmi che raccontano Jonathan David Henry Rowe. Una gioventù calcistica in Inghilterra, con ACF Wembley prima e Norwich poi, prima del grande salto in Francia, all’OM di De Zerbi. Il ruolo naturale è quello di ala, senza però dimenticare che Jonathan può fare anche il (falso) nove. Esattamente come Ademola. Bravo nel dribbling, da sgrezzare in fase realizzativa, enormemente impattante nell’ultima Ligue 1 a gara in corso: la summa di Rowe è questa. 

La sua carriera è un binario parallelo fra i club e la Nazionale Under 21 inglese, con cui è balzato all'onore delle cronache. Del resto lui, nato a Wembley, non poteva che crescere col mito della formazione dei tre leoni.

È stato, da piccolissimo, un ball boy di una sfida fra Inghilterra e Brasile, arrivando a giocare e vincere con quella maglia. L’ultimo Euro U21 l’ha deciso lui, con un goal meraviglioso all’ultimo istante, che ha riacceso nel suo corpo le stigmate del predestinato.

Quest’estate è divenuto un giocatore del Marsiglia, che ha versato al Norwich quasi 15 milioni allo scattare dell’obbligo del riscatto pattuito nella scorsa estate. De Zerbi lo aveva chiesto, l’OM l’ha accontentato e adesso vorrebbe anche tenerlo, ma la tentazione italiana è prepotente: oltre all’Atalanta c’è anche la Roma su di lui.

I francesi lo valutano circa 20 milioni di euro: appena cinque in più rispetto a quelli pagati per il suo riscatto. Voglia di realizzare una plusvalenza sì, ma senza enormi pretese: le 28 presenze con 3 reti e 3 assist nell’ultima Ligue 1 impongono ragionevolezza anche nel dettare le valutazioni. L’Atalanta riflette, il dopo Lookman può essere Jonathan Rowe.