Chi è Jonathan Rowe, il talento scelto dal Bologna come erede di Ndoye: la rottura col Marsiglia e l'interesse della Roma

Nato nell'aprile del 2003 a Londra, Rowe muove i primi passi nelle giovanili dell'AFC Wembley, per poi trasferirsi nel vivaio del Norwich City.

Con i Canaries farà anche il suo debutto in Premier League, segnando 12 reti in 48 presenze tra tutte le competizioni, attirando così su di sé l'interesse del Marsiglia, che lo ha acquistato nell'estate del 2024.

Rowe è un’ala sinistra di piede destro, ma è in grado di offrire garanzie anche in zona centrale o spostato sulla corsia opposta.

Dribbling rapido, imprevedibilità e velocità nelle ripartenze sono le sue caratteristiche principali: nel Marsiglia è stato spesso utilizzato a gara in corso (in 22 delle 28 presenze), approfittando della sua capacità di spaccare la partita.

Le sue doti da finalizzatore sono ancora da rivedere, ma nell'ultimo anno in Inghilterra con il Norwich il classe 2003 ha già dimostrato di saper vedere bene la porta.

Nel bel mezzo del mese di agosto, proprio nella gara d'esordio del Marsiglia in Ligue 1, è andato in scena un litigio importante tra Rowe e Rabiot che ha segnato il destino di entrambi.

Il clima si è surriscaldato dopo la sconfitta contro il Rennes, quando un acceso confronto verbale tra i due - con l'inglese accusato dall’ex Juve dell’assenza di impegno - ha portato a un faccia a faccia che solo l’intervento di De Zerbi e dello staff ha evitato degenerasse.

Il Bologna ha colto subito l’occasione e si è mosso per Rowe, individuato come il profilo ideale per raccogliere l’eredità di Ndoye.

I rossoblù hanno già raggiunto un’intesa di massima con il giocatore e ora resta da definire l’accordo con il Marsiglia per chiudere l’operazione.

Il club francese valuta l’inglese oltre i 20 milioni di euro, ma la frattura interna seguita al litigio con Rabiot potrebbe spingere l’OM ad abbassare le richieste.

Nella stagione 2024/25 Rowe ha collezionato 28 presenze in Ligue 1 con la maglia del Marsiglia, arricchite da 3 goal e 3 assist, arrivando a quota 30 apparizioni complessive tra campionato e coppa nazionale sotto la guida di De Zerbi.

Il talento inglese ha avuto modo di mettersi in evidenza anche all’Europeo Under 21, disputato lo scorso giugno in Slovacchia.

Il classe 2003 ha subito lasciato il segno segnando all’esordio contro la Repubblica Ceca. Nel prosieguo del torneo ha perso la maglia da titolare, ma si è rivelato prezioso come arma a gara in corso: nella finale con la Germania è stato lui a firmare nei supplementari il goal del definitivo 3-2 che ha consegnato il titolo ai Tre Leoni.