Chi è Gazzelle: il tifo per la Roma, Francesco Totti e la canzone a Sanremo 2024

Gazzelle è il nome d'arte di Flavio Bruno Pardini, romano classe 1989 cresciuto nel rione Prati, ma originario di Potenza, precisamente di Marsico Nuovo.

La sua storia artistica parte nel 2016, quando pubblica "Quella te", ma dal 2017, anno della pubblicazione del primo album, "Superbattito", inizia una vera e propria ascesa nel panorama della musica italiana.

Tra le sue canzoni di maggior successo si ricordano "Destri", "Sopra", "Vita paranoia", "Non sei tu" e "Sbatti".

Gazzelle esordisce al Festval di Sanremo con la canzone "Tutto qui", un brano che racconta una storia d'amore "ambigua", come la definisce lo stesso artista.

"Una canzone d’amore ambigua, aperta e sexy, da ascoltare con gli occhi chiusi per lasciarsi trasportare dal flusso di immagini un po’ surreali".

Ma perché si chiama "Gazzelle"? Il nome deriva da "Gazelle", iconiche sneakers adidas, ed è stato volutamente storpiato dall'artista per creare il suo pseudonimo.

"Il nome è venuto fuori in modo un po' casuale: ero alla ricerca di una parola che ci azzeccasse poco con la mia musica, che facesse da contrasto e desse un gusto surreale. Poi un giorno mi sono accorto che avevo davvero un mucchio di paia di Gazelle Adidas in camera mia, perché sono un po' fissato con le scarpe, e ho pensato che avrei potuto chiamarmi così, che suonava bene e strano al punto giusto".

La sua vita, però, è sempre stata legata al calcio: Gazzelle è, infatti, un tifoso della Roma, come da lui stesso ammesso.

Anzi, di più: tutta la sua famiglia tifa Roma.

"La mia famiglia è della Roma, i miei cugini, tutto l'ambiente familiare è sempre stato della Roma e così lo sono diventato anch'io. Ho giocato anche a pallone nella vita, mi piace il calcio. Facevo il trequartista, come il Capitano", ha spiegato a Sky.

Poi, sempre a Sky Sport, ha raccontato il suo legame con il capitano, Francesco Totti, e lo squarcio provocato dal suo ritiro.

"Per me la Roma è stata sempre Totti, è la Roma. Ho seguito il calcio e la Roma per amore di Totti e per come giocava a pallone, mi ha sempre fatto sognare con le sue magie. Quando Totti ha smesso qualcosa si è rotto dentro di me, anche nel ritmo con cui seguivo la Roma. Piangevamo tutti davanti alla tv, è stato veramente commovente. Sia per Totti ma anche perché stavamo tutti chiudendo un capitolo della nostra adolescenza. Non speravo di morire prima ma sono contento di essere nato nel momento giusto".