A metà settembre, nel 2020, Francesco Camarda arriva alla spalla di Zlatan Ibrahimovic: o, almeno, questa "spiega" la foto pubblicata da un ragazzino di dodici anni che, pur non avendo vissuto "l'Ibra Supremacy" degli anni d'oro ha appena coronato il sogno di uno scatto con lo svedese, sublimato da un copy decisamente emblematico.
"FINALMENTE".
Ibrahimovic, oggi, è un ex giocatore a metà tra un'icona vivente del calcio e un altro simbolo di questo sport a intraprendere la strada che porta a questa o l'altra dirigenza. Ci sta ancora riflettendo.
Riflette, discute, riflette, tratta, riflette: Camarda ha messo su qualche centimetro, sicuramente un po' di massa muscolare. E ha appena preso il suo posto nello spogliatoio della prima squadra del Milan: se non materiale, almeno quello metaforico.
Mesi dopo la fine dell'era di Ibra, a 15 anni compiuti a marzo, ha scritto la storia della Seie A divenendone l'esordiente più giovane di sempre a 15 anni e 260 giorni, battendo il record precedentemente nelle mani di Wisdom Amey (15 anni e 274 giorni).


