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Le Aquile del Sud sono tornate: il Catanzaro è in Serie B dopo 17 anni

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Uno dei possibili modi per comprendere al meglio la stagione del Catanzaro, e la sua relativa conclusione (pur anticipata), è ripescare, in maniera quasi sadica, gli animi e le reazioni al fischio finale di una delle sfide più iconiche, e drammatiche, degli ultimi anni.

A febbraio, nel 2019, la Juve Stabia di Fabio Caserta è una macchina praticamente perfetta, ma i giallorossi di Gaetano Auteri hanno dalla loro identità e qualità. Al "Menti", Luca Giannone, mancino pregevole, conquista un rigore a cinque minuti dalla fine: se ne incarica, posiziona il pallone. Prende la rincorsa e sceglie una delle maniere più complesse per passare alla storia: calcia un cucchiaio.

Male, malissimo: tra le braccia di Branduani. E qualcosa si rompe, nel cuore dei tifosi del Catanzaro. E' successo qualcosa, in quel momento: il destino, il cosmo, le leggi universali hanno gettato le basi per la rivincita, costruita nel tempo e culminata nell'unica maniera possibile, per le Aquile del Sud, di riequilibrare la propria storia, nella resa dei conti che ha cancellato il cucchiaio di Giannone e le altre delusioni, accumulate negli anni. Perché il Catanzaro è tornato in Serie B.

  • DAL FALLIMENTO ALLA RINCORSA

    L'ultima partecipazione del Catanzaro al campionato di Serie B risale alla stagione 2005/06. I giallorossi cambiano quattro allenatori (Sergio Buso, Vincenzo Guerini, Bruno Giordano e Franco Cittadino), ma non riescono a evitare l'ultimo posto in classifica.

    Al termine della stagione, culminata nella retrocessione in Serie C1, il club giallorosso non è riuscito a iscriversi al campionato: fatale è stata la mancata ricapitalizzazione di 4 milioni di euro. Dopo 77 anni di storia il Catanzaro scompare, ma è solo il primo dei due fallimenti che caratterizzano la prima parte degli anni Duemila.

    Il secondo arriva nel 2011: problemi economici, nonostante il ritorno in Lega Pro (e una sconfitta in finale per accedere alla Prima Divisione, nel 2010). Non basta: il Catanzaro nel 2011 riparte dalla Seconda Divisione, centrando la promozione al primo tentativo.

    Dieci anni: tanti sono. Dieci, quelli passati in Serie C, con una salvezza conquistata ai Playout nel difficilissimo campionato 2016/17. Il resto è il presente.

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  • LA SQUADRA DEI RECORD

    A gettare le basi per la stagione appena vissuta è l'arrivo di Floriano Noto, proprietario del Gruppo AZ, che nel 2017, proprio al termine di quell'annata complessa terminata con la salvezza, acquista il Catanzaro.

    L'unico vero "passo falso" della nuova proprietà resta, a tutti gli effetti, il campionato 2019/20, comunque influenzato dal termine anticipato per via del Covid: poi un terzo posto e due secondi posti, l'ultimo con Vincenzo Vivarini sulla panchina.

    E' lui la chiave della stagione dei record: al Catanzaro nel gennaio del 2022 arriva Pietro Iemmello, che verrà acquistato a titolo definitivo in estate. La stessa sorte tocca a Tommaso Biasci, dal Padova: e non è un caso.

    Se c'è un filo conduttore che lega le migliori squadre d'Italia (Napoli, Frosinone e, appunto, Catanzaro), quello è proprio il concetto di "continuità del progetto tecnico). La difesa, già composta dalle certezze Martinelli e Scognamillo, viene completata da Brighenti. Il resto è solo pura qualità.

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  • UNA STAGIONE DA RICORDARE

    Il Catanzaro, però, più in generale è una macchina quasi perfetta: solo una sconfitta, nella stagione 2022/23, rimediata a metà febbraio contro la Viterbese, poi 86 goal siglati e 26 vittorie complessive, fino al weekend della festa.

    Quello in cui Catanzaro ha esposto le bandiere giallorosse, pur seguendo la squadra giocare al neutro dell'Arechi di Salerno contro il Gelbison: l'unica partita persa fa delle Aquile del Sud la migliore squadra, in termini di imbattibilità, dei campionati professionistici italiani.

    Segno che l'universo, alla fine, ha deciso di chiudere il cerchio della sfortuna del Catanzaro: di archiviare il rigore di Giannone e i fallimenti. Di far ritornare i giallorossi in Serie B dopo 17 anni, con una prova di forza che verrà ricordata per sempre.

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