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Caputo ConteGetty/GOAL

Caputo racconta a CM gli allenamenti di Conte: "Ho visto compagni vomitare"

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Nella lunga chiacchierata di Francesco Caputo con Calciomercato.com c'è spazio anche per alcuni aneddoti.

In particolare l'attaccante ha ricordato la stagione vissuta con Antonio Conte al Bari. Ma non solo.

Caputo infatti è stato allenato anche da un altro tecnico che adesso va per la maggiore, ovvero Roberto De Zerbi.

Due metodi diversi ma la stessa passione per il calcio e la stessa voglia di vincere.

  • IL RAPPORTO CON CONTE

    Caputo è ancora oggi molto legato all'attuale tecnico del Napoli: "Conte è stato uno dei primi a credere in me, un maestro di calcio che mi ha lasciato tanto.Quell'anno il Bari era stato costruito per vincere il campionato, in rosa c'erano attaccanti forti ma lui mi ha sempre tenuto in considerazione nonostante venissi dalla C2. Lui mi ha voluto anche quando era a Siena in Serie B, per sostituire Immobile che andò a Grosseto; e anche quella volta conquistammo la promozione".

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  • GLI ALLENAMENTI DI CONTE

    L'attaccante conferma la durezza degli allenamenti di Conte e racconta un retroscena: "E' così, l'ho vissuto sulla mia pelle. Ho visto ex compagni stremati a terra a vomitare perché non reggevano quei ritmi. Ma se riesci a resistere alla fatica, i risultati arrivano e in campo corri il doppio degli altri; ti senti più forte".

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  • LE DIFFERENZE CON DE ZERBI

    Come detto, Caputo è stato poi allenato anche da Roberto De Zerbi al Sassuolo.

    "Ho un bel rapporto di stima e rispetto con De Zerbi, un altro allenatore che ha provato spesso a portarmi con sé. Già a maggio della stagione precedente mi chiamò per dirmi che avrebbe fatto di tutto per prendermi: 'Se vuoi fare 20 goal in Serie A devi venire da me', mi disse. Ne feci 21. E arrivai in Nazionale. Ogni tanto ci sentiamo, è un allenatore che non dimenticherò mai.

    Le differenze con Conte? Hanno due idee di calcio diverse.Conte è un grande lavoratore, cerca la vittoria in ogni modo e vuole costruire la squadra in base alla sua filosofia. De Zerbi ha un'attenzione maniacale a tutto, vive di calcio h24. Ci raccontava che a volte la notte non dormiva per vedere partite e prendere informazioni. Potete chiedergli qualsiasi cosa, sa veramente tutto".

    In campo pretende moltissimo. A volte si arrabbiava e rinviava palloni a caso se qualcuno sbagliava un passaggio di un metro. Perdeva la testa.Ma chi l'ha vissuto sa che lui è fatto così e bisogna andare oltre, perché quando si scende in campo fa divertire la squadra", racconta Caputo.

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  • LA FORZA DI BERARDI

    Caputo infine si sofferma anche su Domenico Berardi, suo compagno d'attacco sempre al Sassuolo: "Siamo stati insieme due anni e vi posso dire che è un giocatore fortissimo. Credo sia stato bloccato dal brutto infortunio subìto, quando rientrerà bisognerà capire le sue condizioni: se in forma è un giocatore da squadre tra le prime cinque in classifica, bisognerebbe chiedere a lui perché non ha voluto mai fare il passo importante". 

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