Come detto, Caputo è stato poi allenato anche da Roberto De Zerbi al Sassuolo.
"Ho un bel rapporto di stima e rispetto con De Zerbi, un altro allenatore che ha provato spesso a portarmi con sé. Già a maggio della stagione precedente mi chiamò per dirmi che avrebbe fatto di tutto per prendermi: 'Se vuoi fare 20 goal in Serie A devi venire da me', mi disse. Ne feci 21. E arrivai in Nazionale. Ogni tanto ci sentiamo, è un allenatore che non dimenticherò mai.
Le differenze con Conte? Hanno due idee di calcio diverse.Conte è un grande lavoratore, cerca la vittoria in ogni modo e vuole costruire la squadra in base alla sua filosofia. De Zerbi ha un'attenzione maniacale a tutto, vive di calcio h24. Ci raccontava che a volte la notte non dormiva per vedere partite e prendere informazioni. Potete chiedergli qualsiasi cosa, sa veramente tutto".
In campo pretende moltissimo. A volte si arrabbiava e rinviava palloni a caso se qualcuno sbagliava un passaggio di un metro. Perdeva la testa.Ma chi l'ha vissuto sa che lui è fatto così e bisogna andare oltre, perché quando si scende in campo fa divertire la squadra", racconta Caputo.