Pubblicità
Pubblicità
Alexy Bosetti

Calciatore e ultrà, Alexy Bosetti: dalla Curva dell'Inter al miracolo Coupe de France

Pubblicità

Dalla curva al campo, dal campo alla curva. Questa è la vita di Alexy Bosetti. Calciatore per professione, ultrà per passione. La passione per il Nizza, nata da bambino e mai finita. Sin da quando tifava nel vecchio 'Stade du Ray', fino ad arrivare al suo esordio tra i professionisti, a 19 anni, ovviamente con la maglia del Nizza, in un clamoroso derby vinto 4-3 in casa del Lione.

  • Alexy Bosetti Nice Evian Ligue 1 04042015Gettyimages

    NIZZA AMORE MIO

    Tanti giocatori hanno realizzato il sogno di giocare nella proprio squadra del cuore. Ma Bosetti è uno step successivo, qualcosa che va oltre. Bosetti è un ultrà del Nizza. Uno status che ha sempre mantenuto, anche dopo essere diventato calciatore. Non c'è mai stata una scissione tra le due cose.

    Per questo potevi vederlo giocare la sua partita e poi trattenersi in campo al fischio finale per far partire i cori della curva. O mischiarsi direttamente con i tifosi, lì nel cuore pulsante della tifoseria, quando una squalifica lo teneva fuori dai convocati.

    Lui che una squalifica se la poteva beccare proprio per essere 'troppo tifoso'. Al punto da mostrare uno dei suoi tanti tatuaggi pro Nizza ai tifosi del Marsiglia dopo un goal segnato in un incredibile 5-4 al Velodrome. Lui che in Francia è quasi identificato più come ultrà del Nizza che come calciatore. Per quel suo amore viscerale, più una religione che una fede.

  • Pubblicità
  • Alexy Bosetti France U20 2013Getty

    CAMPIONE DEL MONDO

    Eppure a inizio carriera il calciatore Bosetti sembrava potesse diventare tanta roba. Dieci goal e una Coppa Gambardella vinta col Nizza, il torneo giovanile più importante di Francia e tra i migliori d'Europa per livello tecnico e talento.

    Per non parlare del Mondiale Under 20 conquistato al fianco di Pogba, seppur non con un ruolo da protagonista assoluto. A Nizza, con il supporto incondizionato della sua gente, ha vissuto il suo periodo migliore tra il 2014 e il 2015, con 10 reti complessive realizzate in Ligue 1 e lo storico ritorno in Europa con la Champions League sfiorata.

    Quando però a Nizza l'asticella si è definitivamente alzata, per Bosetti lo spazio è iniziato a ridursi. La sua incostanza, del resto, non l'ha mai aiutato. L'amore e la passione per i colori rossoneri non potevano bastare. Così Bosetti ha dovuto lasciare casa sua, perché a in certi casi l'ultrà doveva lasciare spazio al calciatore.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • Alexy Bosetti

    PASSIONE INTER

    In certi casi, ma non definitivamente. Perché Bosetti non ha mai pensato di mettere da parte la sua seconda passione. Che poi definirla seconda sarebbe obiettivamente un errore. Da Nizza a Milano, dagli Ultras Populaire Sud alla Curva Nord dell'Inter.

    Il gemellaggio tra i due club - sottolineato anche da uno striscione mostrato in occasione di Inter-Fiorentina dello scorso primo aprile - ha portato Bosetti a legare fortemente con i colori nerazzurri e a presenziare in Curva Nord per Inter-Wolfsburg di Europa League nel marzo 2015.

    Ma anche a partecipare alla festa della Curva Nord nel piazzale dello stadio San Siro, con tanto di foto davanti allo striscione pubblicata regolarmente sul suo profilo Twitter, gestito in prima persona dallo stesso Bosetti, senza nessun tipo di filtro o social manager a gestire i contenuti.

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • Annecy Marseille Coupe de FranceGetty

    SOGNO ANNECY

    L'altra sua metà, quella da calciatore, è emigrata addirittura negli States prima di ritornare in Francia e mettersi al servizio di un percorso partito da lontano, quello dell'Annecy, che oggi sogna la finale di Coupe de France.

    Un sogno alimentato dai goal di Bosetti - 11 nell'anno della promozione in Ligue 2 - e quattro in questa stagione, coincisi però con tre importantissime vittorie. In Coupe de France ha partecipato alla cavalcata che ha portato il club dell'Alta Savoia (cugino del più famoso Evian Thonon Gaillard) sino alle semifinali dopo aver battuto l'odiato Marsiglia direttamente al Velodrome ai calci di rigore. Un sogno nel sogno. Quello di Bosetti sarebbe arrivare in finale col Nantes e magari batterlo con un suo goal. L'apoteosi.

  • Pubblicità
    Pubblicità
0