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Bremer JuventusGetty Images

Bremer spiega cosa è cambiato alla Juventus: "Unità e ordine"

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Gleison Bremer si lega alla Juventus fino al 2029 e chiude così le porte al calciomercato.

Il brasiliano, d'altronde, è sempre stato un punto fermo nelle idee di Thiago Motta che ha stoppato sul nascere qualsiasi ipotesi di cessione.

Bremer lì dietro non si tocca, la difesa bianconera riparte da lui. In attesa del probabile arrivo di Todibo che dovrebbe affiancarlo nella linea a quattro.

Una delle tante novità di quest'anno in una Juventus che intanto ha già convinto Bremer.

  • BREMER RINNOVA CON LA JUVE: I MOTIVI

    "La Juventus è un grande club che mi ha fatto crescere. Qui ho scoperto la Champions e sono felice di proseguire con una società molto ambiziosa, come me. So che mi hanno cercato squadre importanti ma anche la Juve lo è. Perché ricominciare tutto da capo altrove? Qui sto benissimo e voglio vincere con questa maglia" ha spiegato Bremer a 'La Gazzetta dello Sport'.

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  • IL RUOLO DI GIUNTOLI

    Il brasiliano poi sottolinea l'importante ruolo di Cristiano Giuntoli: "Credo molto nel progetto della Juventus, so che è pluriennale e per questo ho scelto di restare a lungo. L'arrivo di Giuntoli mi ha dato grande serenità, ci siamo confrontati spesso. Dentro di me sapevo di poter dare di più, lui mi ha spinto a non accontentarmi, è un grande motivatore".

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  • FIDUCIA IN THIAGO MOTTA

    Anche il nuovo allenatore sembra aver già conquistato Bremer: "Ha voglia di fare bene e di competere, ci stiamo allenando tanto anche a livello fisico. Chi pensa che con lui si usa solo il pallone, si sbaglia. A livello tattico stiamo lavorando ancora poco. Serve disponibilità da parte di tutti, è arrivato un portiere che gioca più con i piedi e sta alto. Il mister è sulla strada giusta anche se manca ancora qualcosa".

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  • COSA È CAMBIATO ALLA JUVE

    Ma cosa è cambiato rispetto al passato? Bremer non ha dubbi: "Vedo la squadra più unita, non che prima non lo fosse, ma abbiamo più ordine".

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  • I CONSIGLI DI CHIELLINI

    Bremer infine rivela il rapporto diretto con l'ex capitano bianconero, da cui ha ereditato la maglia numero 3: "Parlare con lui mi ha aiutato tanto, ci sentiamo spesso. Il primo anno gli ho chiesto consigli, la scorsa stagione mi è stato vicino soprattutto da gennaio in poi, quando abbiamo iniziato ad andare male in campionato. E' come un fratello maggiore, il mio mental coach".

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