Sono passati 22 giorni da quel maledetto 1° dicembre, giorno in cui il calcio italiano ha tenuto il fiato sospeso per le condizioni di Edoardo Bove, colto da un malore cardiaco durante il primo tempo di Fiorentina-Inter.
Il centrocampista viola è stato ricoverato per diversi giorni all'ospedale Careggi di Firenze dove, prima delle dimissioni, gli è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo.
Una condizione che, da regolamento, non può permettergli di tornare in campo sul territorio italiano: al 'Franchi', però, stasera ci sarà comunque per fare il tifo per i compagni contro l'Udinese direttamente dalla panchina.
L'articolo prosegue qui sotto