Bonucci ritrova Rudi Garcia: dal violino a Juventus-Lione

Approdato in terra teutonica dopo un'estate complicata, Bonucci finora nella nuova avventura professionale ha maturato 5 presenze condite da 1 goal. Di livello la performance proposta contro il Real Madrid, al Bernabeu, sfociata nella sconfitta proprio al fotofinish. Dopodiché, qualche difficoltà individuale qua e là, anche da contestualizzare alle 36 primavere che richiedono un'inevitabile fase di gestione.

Riavvolgiamo il nastro, 5 ottobre 2014: La Juventus, tra le mura amiche, sfida la Roma guidata proprio da Garcia. Una gara caratterizzata da tanti episodi arbitrali - senza l'ausilio del VAR - di difficile interpretazione. Morale della favola? La decide proprio Bonucci, nel finale, per il 3-2. Polemiche a non finire, con tanto di punzecchiatura da parte del tecnico francese: "E' un peccato che a Torino l'area sia grande 17 metri". Il resto - il gesto del violino - è storia. Anche il cartellino rosso.

Una sorta di rivincita. E' la Juve di Maurizio Sarri, il mondo è scosso dal Covid e lentamente il calcio prova ripartire. Cristiano Ronaldo trascina la Vecchia Signora con una doppietta per l'inutile 2-1, in quanto è il Lione a passare forte del successo di misura maturato all'andata. Bonucci (in campo per tutto il match) e compagni racimolano un'altra delusione europea. Poi, in conferenza, lo show di Garcia: "Ho un messaggio per i miei amici della Roma: ragazzi, ce l'abbiamo fatta".

Un match da non fallire mai nella vita. Sia per Bonucci sia per Garcia. L'Union Berlino, a quota zero punti nel girone C, non può più sbagliare. Per farla breve, o successo o cammino (assai, eufemismo) compromesso. Il Napoli, dal canto suo, può sfoggiare tre punti e un'ottima performance proposta a Verona. Ma, anche per quanto concerne la truppa azzurra, un eventuale passaggio a vuoto potrebbe complicare i piani europei.

Simbolo della Juventus con 502 presenze e 35 goal, Bonucci - che in bianconero ha vinto 8 scudetti e svariati trofei nostrani - dai tifosi del Napoli viene visto come un acerrimo rivale. D'altra parte, in passato, le battaglie calcistiche non sono mancate. Match tiratissimi. Quindi, ecco nuove frontiere. Inimmaginabile, solamente pochi mesi fa, pensare che Bonucci si potesse ritrovare a sfidare il Napoli sfoggiando la casacca dell'Union Berlino. Chiamatelo, se volete, il bello del calcio.