Torna il sorriso sui volti dei giocatori del Bologna, reduci dalle sconfitte pesanti contro Lazio e Lille: nulla da fare al 'Dall'Ara' per il Venezia, in partita per un tempo e mezzo prima della furia rossoblù che vale tre punti preziosi per la truppa di Italiano. Ora i punti in classifica sono 21, gli stessi con Thiago Motta al timone dopo tredici partite disputate nella scorsa stagione.
I lagunari si affidano alle intuizioni dei due uomini più talentuosi, ossia Oristanio e Pohjanpalo, ben controllati però dalla retroguardia di Italiano che dimostra di possedere un buon equilibrio nelle decisioni. Proprio ciò che manca ad Haps, poco lucido nell'azione che porta Massimi a concedere il calcio di rigore ai padroni di casa: l'ex Genoa frana su Ndoye dopo averlo preso per la maglia.
Sul dischetto si presenta lo stesso svizzero, per gentile concessione del rigorista designato Castro: Stankovic spiazzato e Bologna avanti. Sul finire del primo tempo è Odgaard a flirtare con la rete del raddoppio: gran botta dalla distanza a lato non di molto.
La ripresa si apre con una tegola per il Bologna: Oristanio calpesta involontariamente il tendine della caviglia di De Silvestri, uscito zoppicante dal campo e direttosi subito negli spogliatoi. La palla del 2-0 capita sui piedi di Karlsson che, a tu per tu con Stankovic, fa fare bella figura al portiere serbo, attento anche sulla successiva sassata di Odgaard.
Italiano inserisce Orsolini, subito illuminante per Odgaard che viene murato dal solito Stankovic; sul prosieguo dell'azione è Idzes a calciare maldestramente il piede di Dallinga e a provocare il secondo rigore della serata per il Bologna: stavolta nessun gesto d'altruismo di Orsolini, impeccabile con una conclusione forte e centrale. Passano due minuti e il nuovo entrato si trasforma in uomo assist per Ndoye, lesto nell'anticipare un ancora non irreprensibile Idzes. Alla partita si iscrive anche un quasi del tutto inoperoso Skorupski: buon riflesso sulla girata di Pohjanpalo che mantiene il clean-sheet.