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paolo montero bologna juventus 20 maggio 2024Getty Images

Buio, cambi e rimonte: la prima di Montero regala una Juventus dai due volti

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Una Juventus dai due volti per la prima di Paolo Montero sulla panchina bianconera.

L’allenatore uruguaiano, promosso dall’Under 19 alla Prima squadra per sostituire l’esonerato Allegri fino al termine della stagione, ha debuttato sulla panchina bianconera pareggiando 3-3 contro il Bologna.

La squadra di Thiago Motta domina il match per oltre un’ora, andando avanti per 3-0. Poi la Juventus – anche grazie al cambio di modulo e uomini voluto da Montero (in rete Milik e Yildiz entrati in campo dalla panchina) - si sveglia e trova tre goal in appena otto minuti.

Bologna e Juventus restano così a pari punti, 68, al terzo posto in classifica.

Ora per Montero ci sarà da preparare la sfida contro il Monza di sabato 25 maggio, gara che chiuderà il campionato della Juventus e la sua breve avventura sulla panchina della Prima squadra bianconera.

  • IL MODULO

    Rispetto all'ultimo Allegri non ci sono state rivoluzioni tattiche, come prevedibile. Montero, che ha guidato solo un allenamento con la squadra, ha confermato il classico 3-5-2, modulo che la squadra conosce bene.

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  • LE SCELTE INIZIALI

    Poche novità anche nell'undici titolare. Montero conferma Gatti, Bremer e Danilo in difesa. Sulle fasce Cambiaso sulla destra con Iling, preferito a Kostic, sulla sinistra. In mezzo al campo Miretti vince il ballottaggio con McKennie, insieme a lui Locatelli e Rabiot. In attacco la coppia Chiesa-Vlahovic.

    JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso, Miretti, Locatelli, Rabiot, Iling Jr.; Chiesa, Vlahovic.


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  • MODIFICHE A GARA IN CORSO

    Dopo l’intervallo (e sotto 2-0) la Juventus si presenta con le novità Weah e Alcaraz al posto di Miretti e Cambiaso. Poi a gara in corso (minuto 57), con il Bologna già in vantaggio di 3 goal, Montero manda in campo Yildiz al posto di Gatti e cambia modulo alla Juventus, che passa alla difesa a quatto e il tridente composto proprio dal giovane attaccante turco, Chiesa e Vlahovic. Il serbo al 64’ lascia poi il posto a Milik. Ed è proprio con il tridente che i bianconeri trovano la rete del 3-1 con Chiesa, che sfrutta un errore di Lucumì.

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  • PAZZA JUVE. ANCHE GRAZIE AI CAMBI

    Il goal del 3-1 di Chiesa (76’) riaccende improvvisamente una squadra fino a quel momento mai in partita. L’inerzia del match cambia e la Juventus trova il pari con due subentrati: prima Milik realizza la rete del 3-2 (83’), poi è Yildiz (84’) a siglare il definitivo 3-3. Due goal arrivati dalla panchina.

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  • TORNA IN CAMPO FAGIOLI DOPO LA SQUALIFICA

    Il quinto e ultimo cambio deciso da Montero ha un significato speciale: l’allenatore infatti al 71’ richiama in panchina Rabiot e manda in campo Nicolò Fagioli, che torna così in campo sette mesi dopo la squalifica per il caso scommesse. L’ultima volta in campo per il centrocampista 2001 risaliva al 1° ottobre 2023 nel pareggio per 0-0 tra Atalanta e Juventus.

  • MONTERO: "CALO NORMALE, MA GRANDE ORGOGLIO"

    Nell’immediato post partita del Dall’Ara, l’allenatore della Juventus Paolo Montero commenta così il pareggio in rimonta della sua squadra contro il Bologna ai microfoni di DAZN.

    “Dopo una vittoria importante come quella della Coppa Italia di pochi giorni fa, mentalmente poi c’è sempre un calo e trovandoci davanti il Bologna, una delle migliori squadre in questo momento, si fa fatica. L’analisi della partita per me è semplice: la squadra ha avuto un calo dopo la vittoria contro l’Atalanta, poi nel finale venuto fuori l’orgoglio dei ragazzi”.

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  • "IN QUESTA JUVE CI SONO GRANDI UOMINI"

    Sempre ai microfoni di DAZN, Montero commenta così la grande esultanza avuta in occasione del goal del 3-3 e svela il lungo dialogo avuto con Thiago Motta prima dell’inizio del match.

    “E' stata una situazione speciale, i ragazzi mi hanno dato una grande gioia, sono stato felice per loro. Io sono qui da due giorni e tutti mi hanno trattato con grande umiltà e sono stato accolto benissimo. Dico sempre che per trovare certe vittorie servono grande uomini e secondo me in questa Juve ci sono grandi uomini. Ho trovato una squadra con un buono spirito e si è visto nei minuti finali, poi dal di fuori è difficile dare opinioni. Io i ragazzi li ho visti molto bene. A Thiago Motta ho fatto i complimenti per la stagione e per come gioca la sua squadra, con lui ci siamo conosciuti bene nei 45 giorni che siamo stati insieme a Coverciano. È un grande uomo e merita i successi che sta ottenendo”.

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