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Bisseck InterGetty Images

Bisseck e il retroscena sul trasferimento all'Inter: "Mio padre voleva che firmassi con l'Eintracht"

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Sono giorni speciali per Yann Bisseck, fresco di esordio nella nazionale maggiore tedesca: il classe 2000 ha fatto il proprio ingresso in campo a Dortmund nel finale di Germania-Italia, terminato con un 3-3 che ha condannato gli azzurri di Spalletti all'eliminazione dalla Nations League.

Una chiamata frutto dell'ottimo rendimento fatto registrare con la maglia dell'Inter dove, nonostante la concorrenza elevatissima, l'ex Aarhus è riuscito a ritagliarsi il suo spazio, complici anche gli infortuni che hanno falcidiato il reparto difensivo a disposizione di Inzaghi.

Una scelta, quella di trasferirsi a Milano, col senno di poi più che azzeccata nonostante i dubbi del padre di Bisseck, raccontati dallo stesso giocatore durante l'intervista concessa al magazine tedesco '11 Freunde'.

  • LE 'GOOD VIBES' AL COLONIA

    "Avevo sedici anni e avevo appena finito la scuola, all'improvviso mi ritrovai a giocare in Bundesliga. Su Instagram avevo 10000 follower che all'epoca erano tanti e la spunta blu. Era pazzesco: la spunta blu! Ho pensato di essere diventato qualcuno. Tutti mi definivano il prossimo super talento del Colonia, il nuovo Lukas Podolski. Pensavo che le cose sarebbero solo potute migliorare, che giocando sempre sarei diventato una leggenda del club".

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  • LA TENTAZIONE DI MOLLARE TUTTO AI TEMPI DEL VITORIA GUIMARAES

    "Se non ci fossero stati Jonas Carls ed Elias Abouchabaka (due ex compagni di squadra, n.d.r.) avrei concluso lì la mia carriera professionale. Del Portogallo ho più ricordi positivi che negativi, la loro presenza ha reso tutto più facile. Pensavo di smettere di giocare per trasferirmi insieme a Elias in un appartamento di Berlino e studiare al college. Era una sorta di anticipazione di qualcosa che poteva essere cool".

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  • IL CONSIGLIO DEL PADRE

    "L'Inter? Mio padre mi consigliava di firmare con l'Eintracht. Come giocatore però, dopo aver passato tutto quello che ho passato io, forse vuoi andare nel club più grande possibile".

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  • L'AMBIENTE NERAZZURRO

    "Questi giocatori li conoscevo avendoli visti tutti in televisione. Ma non sapevo che persone fossero. È gente del tipo: 'Ok, io sono la star e tu, visto che vieni dalla Danimarca, con me non puoi parlare'? Oppure sono persone tranquille? Ho studiato un po' la situazione, per fortuna all'Inter sono tutti estremamente rilassati".

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