Ogni anno, nel mese di settembre, le Fær Øer, - arcipelago di Isole dipendente dalla Danimarca ma con un'importante autonomia da Copenaghen - spopolano sui maggiori social. Ciclicamente nella geografia mondiale per il più noto evento tradizionale, generatore di commenti, indignazione e petizioni su petizioni.
Avete presente, no? Si chiama Grindadrip, la tradizionale e spietata caccia ai globicefali, con particolare mattanza di balene e aggiunta di delfini. Mentre la popolazione faroense si divide soprattutto relativamente ai modi dell'esecuzione, al pari degli stranieri (quasi sempre contro, davanti a chi è deciso a difendere una tradizione, barbarica ma pur sempre tradizione per i suoi difensori) gli anni passano nella sua conferma, tale da rendere spesso le Fær Øer, esternamente, una nazione fredda d'animo non solo climaticamente. Le notizie capaci di fare il giro del mondo non sono poi tante, ma per fortuna le occasioni per diventare virali sopravvivono. Stavolta positivamente, rovesciando la croce della bandiera nazionale dall'ombra alla luce.
La riscoperta dell'autore locale William Heinesen, la percentuale in ascesa di energia rinnovabile e poi loro, gli sportivi. Alcuni dei quali sì, hanno partecipato al Grindadrip. Il nuoto principalmente, ma ultimamente anche il calcio. La prima squadra dell'arcipelago è stata capace di raggiungere i gironi europei: il KI, nella Conference League 2023/2024.

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