Alzi la mano chi conosce un attuale giocatore della Nazionale beninese. Forse per alcuni è una domanda facile e quasi stupida, ma per la maggior parte dei tifosi non è certo facile nominare un rappresentante della selezione che, clamorosamente, può accedere al Mondiale 2026 al pari delle big Egitto, Tunisia, Marocco ed Algeria, prime africane certe di partecipare al Mondiale 2026 in centro-nord America.
Se l'Egitto può contare su Salah, l'Algeria su Mahrez, il Marocco su Brahim Diaz e Hakimi, se la Tunisia è da tempo una delle squadre africane più temute, il Benin è sempre stato lontano dalla gloria, silenziosa. Il suo più grande fuoriclasse è Stéphane Sessègnon, ex PSG che detiene il record di partite e reti con la Nazionale con cui ha militato tra il 2004 e il 2023. Nonostante il gruppo sia formato da giocatori che militano nei più svariati campionati europei e africani, specialmente nelle serie inferiori, la possibilità di giocare il Mondiale è sorprendentemente concreta.
A 90 minuti dal termine delle qualificazioni africane il Benin si trova al primo posto nel girone C, a +2 sul Sudafrica, colpito da un -3 in classifica per un clamoroso errore e dunque battuto a tavolino dal Lesotho. Il motivo? Aver schierato Teboho Mokoena, squalificato per somma di ammonizioni. Il k.o ha così portato a tre punti in meno e a una differenza reti, criterio primario in caso di arrivo a pari punti, minore rispetto al Benin. Pronto a fare la storia all'improvviso.




