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Al-Hilal Ronaldo CWC GFXGetty/GOAL

Bene ha fatto l’Al-Hilal a non accogliere Cristiano Ronaldo: i frutti della scelta si stanno vedendo nel Mondiale per Club

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Gianni Infantino non ha nascosto il suo desiderio di vedere Cristiano Ronaldo tra i protagonisti del Mondiale per Club. Il presidente della FIFA ha persino rivelato pubblicamente durante un'intervista con IShowSpeed del mese scorso che alcuni dei club chiamati a partecipare al torneo, stavano valutando la possibilità di ingaggiare l'attaccante portoghese.

Ronaldo ha successivamente ammesso di aver ricevuto diverse offerte per, ma alla fine ha deciso che sarebbe stato meglio per lui rinnovare il contratto con l'Al-Nassr prima di prendersi un periodo di riposo.

"Penso che non avesse senso - ha detto il 40enne al canale ufficiale del suo club - perché preferisco riposarmi bene, prepararmi bene, perché la prossima stagione sarà molto lunga e ci saranno anche i Mondiali".

Fondamentalmente, anche l'Al-Hilal non riteneva che l'acquisto di Ronaldo avesse molto senso, e la sua straordinaria corsa ai quarti di finale del Mondiale per Club ha dimostrato che ha fatto bene a evitare quella che sarebbe stata solo una trovata pubblicitaria...

  • Cristiano Ronaldo is Officially Unveiled as Al Nassr PlayerGetty Images Sport

    HA PREPARATO IL TERRENO

    Ronaldo ha senza dubbio giocato un ruolo fondamentale nel successo dell'Al-Hilal. Se non fosse approdato all'Al-Nassr nel gennaio 2023, nessun altro giocatore di alto profilo lo avrebbe seguito in Medio Oriente. Il Fondo di investimento pubblico saudita avrà anche sborsato un'enorme quantità di denaro, ma è stato il fuoriclasse portoghese a garantire quella "credibilità" della quale la Saudi Pro League aveva disperatamente bisogno.

    Il suo semplice arrivo ha attirato l'attenzione dei suoi milioni e milioni di fan in tutto il mondo, oltre che di numerose altre stelle alla ricerca di un ultimo ingaggio milionario, tra i quali Neymar. L'acquisto da parte dell'Al-Hilal del miglior marcatore di tutti i tempi del Brasile è stata essenzialmente la risposta al colpo messo a segno dal rivale cittadino Al-Nassr con Ronaldo. Purtroppo, Neymar si è rivelato un colossale spreco di denaro, segnando un solo goal in sette presenze durante un un periodo di diciotto mesi che è costato al club quasi 200 milioni di dollari tra acquisto e stipendio.

    Tuttavia, sebbene investire una somma così ingente in un attaccante notoriamente fragile si sia rivelata una decisione disastrosa, almeno dal punto di vista sportivo, gli altri acquisti stellari dell'Al-Hilal dell'estate 2023 hanno quasi tutti dato i risultati sperati. Infatti, i Blue Waves sono stati quasi immediatamente ricompensati per aver puntato su giocatori che avevano ancora molto da offrire ai massimi livelli.

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  • Al Hilal v Gwangju: AFC Champions League EliteGetty Images Sport

    LE STELLE SALGONO SUL PALCO

    Una squadra formidabile, composta da giocatori di livello internazionale come Yassine Bounou, Kalidou Koulibaly, Sergej Milinkovic-Savic, Ruben Neves e Aleksandar Mitrovic, si è lasciata alle spalle l'Al-Nassr di Ronaldo, vincendo il titolo della Saudi Pro League 2023-24 senza perdere una sola partita.

    L'Al-Hilal non è riuscito a difendere il titolo nella scorsa stagione ed è stato anche sconfitto dal vincitore finale Al-Ahli nelle semifinali della AFC Champions League, con conseguente esonero dell'allenatore Jorge Jesus. Tuttavia, la squadra è rimasta cautamente ottimista sulle sue possibilità di raggiungere gli ottavi di finale nel rinnovato Mondiale per Club.

    Per cominciare, l'Al-Hilal ha rafforzato il proprio organico con gli acquisti di Joao Cancelo e Marcos Leonardo, prima di liberarsi definitivamente di Neymar durante la finestra di mercato di gennaio. Ma ancora più significativo è il fatto che i quattro volte campioni d'Asia siano riusciti a trovare un sostituto all'altezza di Jesus proprio prima dell'inizio del torneo.

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  • FBL-WC-CLUB-2025-MATCH54-CITY-HILALAFP

    UN IMPATTO IMMEDIATO

    Non è ancora del tutto chiaro quando Simone Inzaghi abbia accettato di allenare l'Al-Hilal, e la questione rimane un discorso delicato per i tifosi dell'Inter, alcuni dei quali sospettano che la decisione sia stata presa prima della finale di Champions League del 1° giugno, e che la cosa abbia contribuito alla disastrosa sconfitta per 5-0 dei nerazzurri contro il Paris Saint-Germain a Monaco. Tuttavia, tutto ciò che sappiamo con certezza è che la volontà dell'Al-Hilal di rendere l'ex tecnico nerazzurro uno degli allenatori più pagati al mondo sta già dando i suoi frutti.

    Di certo hanno chiesto molto a Inzaghi. "In questa stagione siamo arrivati secondi [nella Saudi Pro League], un risultato al di sotto delle aspettative - ha dichiarato alla BBC il CEO dell'Al-Hilal Esteve Calzada - E, molto semplicemente, quello che ci aspettiamo dal nuovo allenatore è che ci aiuti a vincere di nuovo e a [riconquistare] il campionato".

    Ciò che Calzada e compagni non si aspettavano, però, era che Inzaghi trasformasse quasi istantaneamente la squadra in una contendente per la vittoria del Mondiale per Club. Eppure è quello che ha fatto.

  • TOPSHOT-FBL-WC-CLUB-2025-MATCH54-CITY-HILALAFP

    "NON SIAMO QUI IN VACANZA!"

    Inzaghi ha assunto la guida dell'Al-Hilal solo il 4 giugno, esattamente due settimane prima della difficile partita d'esordio contro il Real Madrid, ma non gli ci è voluto molto per farsi notare. Il suo curriculum stellare gli ha garantito fin da subito il sostegno dello spogliatoio, ma è stata la serie di risultati positivi nella fase a gironi, iniziata con un sorprendente ma meritato pareggio per 1-1 contro i Blancos, a confermare immediatamente la validità dei suoi metodi.

    "Inzaghi è un allenatore di alto livello - ha dichiarato l'ex difensore del Napoli Koulibaly alla FIFA dopo la vittoria per 2-0 sul Pachuca che ha garantito il passaggio agli ottavi di finale - L'ho conosciuto in Italia e ho giocato molte volte contro le sue squadre. Ha ottenuto ottimi risultati con l'Inter, arrivando due volte in finale di Champions League e vincendo lo Scudetto. Non abbiamo lavorato molto con lui in allenamento, ma le sue idee sono chiare. Ci fa guardare molti video e parliamo molto di tattica. Ora stiamo vedendo i risultati sul campo".

    Di conseguenza, Koulibaly era ottimista sulle possibilità della sua squadra di sconfiggere il Manchester City negli ottavi di finale ed era chiaramente infastidito dall'idea che la sua squadra fosse lì solo per fare numero: "Sappiamo che sono una delle migliori squadre al mondo, ma dobbiamo credere in noi stessi. Non siamo qui in vacanza! Siamo qui per vincere le partite. Sappiamo che non sarà facile, ma sono solo 90 minuti circa. Se riusciamo a tenerlo a mente, credo davvero che possiamo fare qualcosa di speciale".

    E aveva ragione.

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  • Sergej Milinkovic-Savic Al-Hilal 2025Getty Images

    "VEDIAMO SE ADESSO CI CRITICHERANNO!"

    Inzaghi ha descritto la sfida che attendeva la sua squadra lunedì a Orlando come un qualcosa di simile alla scalata dell'Everest senza ossigeno.

    "Ma siamo stati grandi - ha detto - Abbiamo dato il massimo e meritato la vittoria". Anche Pep Guardiola è stato d'accordo, dopo aver visto la sua squadra andare ripetutamente in pezzi nelle transizioni nel corso di una partita che ha visto poi l'Al-Hilal imporsi con un clamoroso 4-3.

    L'ex ala inglese Andros Townsend ha dichiarato su DAZN: "L'Al-Hilal ha sconvolto il mondo", e anche se forse si è trattato di una leggera esagerazione, il risultato è sicuramente uno dei più significativi nella storia del calcio saudita, come sottolineato dal fatto che ha posto fine a una serie di 20 gare senza vittorie delle squadre asiatiche contro avversari europei..

    Per giocatori come Milinkovic-Savic, invece, raggiungere i quarti di finale, dove l'Al-Hilal affronterà il Fluminense, rappresenta anche una sorta di rivincita, la risposta perfetta a chi aveva criticato il serbo e molti altri per aver lasciato uno dei cinque campionati più importanti d'Europa per trascorrere gli anni migliori della loro carriera nella Pro League.

    "Vediamo se ora ci criticheranno - ha detto l'ex centrocampista della Lazio - Abbiamo dimostrato loro che il campionato saudita non è come lo descrivono".

    Questo ha sicuramente dato alla competizione un'immagine molto più positiva. Infantino, ovviamente entusiasta, è arrivato addirittura a salutare la vittoria dell'Al-Hilal, sostenuto dal PIF, sul City, finanziato da Abu Dhabi, come l'alba di una "NUOVA ERA DEL CALCIO DI CLUB".

    Anche in questo caso, probabilmente si tratta di un'esagerazione, ma in un certo senso ha ragione, perché il "derby del petrolio" ha dimostrato che le squadre saudite in grado di sfidare i club della Premier League non solo in sede di calciomercato. Evidentemente, ora possono anche competere sul campo, soprattutto se continueranno a concentrarsi su acquisti sensati piuttosto che su innesti appariscenti.

    Infatti, l'aspetto più interessante del successo americano dell'Al-Hilal è che la squadra è apparsa come una vera squadra piuttosto che un gruppo di mercenari guidati dal denaro.

  • Al Nassr v Al Ittihad - Saudi Pro LeagueGetty Images Sport

    "SAREBBE STATO CONTROPRODUCENTE"

    A differenza di Neymar, Cristiano Ronaldo ha effettivamente dimostrato che il fondo PIF ha speso bene i propri soldi. Si è rivelato il perfetto testimonial della Pro League e totalizzando quasi tanti goal con l'Al-Nassr quanti sono i post positivi sui social media sulla sua vita in Arabia Saudita. Tuttavia, il suo opportunistico ingresso nella rosa dell'Al-Hilal per il Mondiale per club avrebbe quasi certamente avuto un impatto negativo sul campionato.

    "Per quanto io rispetti Ronaldo come il grande giocatore che tutti riconosciamo, è certamente del tutto controproducente portare la stella dei tuoi più grandi avversari a giocare con te - ha sottolineato Calzada - E ancora di più quando si tratta solo di tre o quattro settimane".

    In sostanza, un accordo di prestito avrebbe danneggiato il calcio saudita, oltre che le speranze dell'Al-Hilal di raggiungere la fase a eliminazione diretta. Ronaldo avrà anche segnato a valanga da quando è arrivato a Riyadh, ma non ha vinto alcun trofeo importante. In questo senso, ingaggiarlo avrebbe solo voluto dire dover far fronte ad un peso mediatico ancora più elevato.

    L'Al-Hilal ha già dovuto affrontare abbastanza sconvolgimenti con l'arrivo di un nuovo allenatore a due settimane dalla prima partita; aggiungere il volto più famoso del mondo del calcio avrebbe creato una distrazione molto sgradita ad Inzaghi e i suoi giocatori, che cercano di concentrarsi sul compito piuttosto impegnativo che li attende.

    Naturalmente, l'Al-Hilal ha un debito di gratitudine nei confronti di Ronaldo. Non sarebbe dove è oggi se non fosse stato per il pioniere portoghese, che ha effettivamente portato la Pro League alla ribalta. Tuttavia è riuscito a scalare l'Everest senza di lui, e questo storico risultato non fa che rafforzare la crescente sensazione che il piano dell'Arabia Saudita di conquistare il mondo del calcio sia più realizzabile di quanto si pensasse inizialmente.

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