Le prime tre partite di Jamie Vardy con la maglia della Cremonese sono state, per usare un eufemismo, dimenticabili. Alcuni media italiani sono stati molto più severi, con la Gazzetta dello Sport che ha persino chiesto una "revisione" della posizione del veterano centravanti nella rosa, ma nel fine settimana il calciatore è riuscito in qualche modo a zittire le critiche.
La Cremonese ha affrontato la partita in casa contro l'Atalanta dopo cinque partite senza vittorie, che alla fine sono diventate sei con il pareggio per 1-1. Ma questa è stata una prestazione molto migliorata da parte della squadra di Davide Nicola, che sognava la vittoria quando Vardy ha finalmente rotto il ghiaccio in Serie A a soli 12 minuti dalla fine.
È stato un goal tipico della leggenda del Leicester City, che ha sfruttato un rimbalzo per insaccare in rete con un tiro al volo. Un attaccante meno esperto avrebbe sbagliato il tempismo del tiro e avrebbe mandato la palla in tribuna, ma Vardy ha costruito la sua carriera proprio sfruttando questo tipo di occasioni.
Ha anche eseguito una perfetta ruota e un salto mortale all'indietro per festeggiare, per la gioia degli 11.052 spettatori presenti allo Stadio Giovanni Zini. Pochi giocatori riescono a eseguire acrobazie del genere a vent'anni, figuriamoci a 38, il che dimostra che Vardy è ancora in ottima forma e desideroso di intrattenere i suoi nuovi tifosi.
Purtroppo, la gioia non è durata a lungo, perché sei minuti dopo il sostituto dell'Atalanta Marco Brescianini ha pareggiato con un tiro preciso che ha spezzato il cuore dei tifosi della Cremonese. Il pareggio lascia la squadra neopromossa all'11° posto in Serie A, ma con il Genoa, ultimo in classifica, come prossimo avversario, Vardy spera di aumentare il suo bottino e riportare la sua squadra alla vittoria.
L'età è solo un numero per l'ex nazionale inglese, che dopo il fischio finale ha dichiarato ai giornalisti: "Sono al settimo cielo per aver segnato il mio primo goal. Sono un po' deluso per non aver ottenuto i tre punti. Tuttavia, è un passo nella giusta direzione. Mi sento benissimo. Mi prendo cura di me stesso, mi assicuro di recuperare bene e di essere al 100% per ogni partita. Se l'allenatore vuole che io giochi, sono pronto a scendere in campo".