Non c'è spazio per il passato, al Camp Nou: non c'è spazio neanche per la paura. Perché l'Inter va oltre, pareggiando contro il Barcellona con una partita che entra di diritto nella storia nerazzurra.
E' una di quelle gare che non esistono, se non nei migliori scenari mentali: un 3-3 assurdo, per come è arrivato, ma allo stesso tempo divertentissimo. Dopo diverse occasioni dell'Inter è il Barcellona a passare in vantaggio con Dembélé, su una disattenzione difensiva della formazione di Inzaghi.
In apertura di ripresa Barella prende per mano i compagni e con un mancino al volo batte ter Stegen, da vero attaccante: è il 50' e il match cambia. Al 62' Lautaro Martinez fa il "Toro", nel vero senso della parola, prendendo posizione in area e portando in vantaggio l'Inter dopo un palo-palo da crepacuore.
Davanti a un Camp Nou strapieno la reazione dei nerazzurri è da applausi, anche dopo il pareggio di Lewandowski firmato all'82': rilancio di Onana, Martinez per Gosens e 2-3 all'89'.
Basta così? No: Lewa ripareggia al 92' e l'Inter ha addirittura la possibilità di vincere la sfida al 95' con Asllani, che si fa ingolosire davanti a ter Stegen non servendo il compagno meglio posizionato.
Il pari che ne viene fuori, incredibile, è il frutto di una prestazione che l'Inter scriverà nel grande libro di questa stagione, comunque andrà. Perché tra i nerazzurri e gli ottavi adesso c'è solo una vittoria, da centrare in due gare. Il resto è solo tanto cuore: poi si vedrà.




