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Nkunku Freuler Open VARDAZN

L'audio in sala VAR del contatto Freuler-Nkunku in Milan-Bologna: "Ha il piede fermo, è l'attaccante che lo prende"

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Milan vittorioso nell'ultimo match andato in scena contro il Bologna a San Siro: nonostante i tre punti, i rossoneri hanno avuto modo di prendersela per la direzione arbitrale e, nello specifico, per la revoca di un calcio di rigore nel finale.

Un episodio che a Massimiliano Allegri è costato molto caro: il tecnico livornese è stato infatti espulso per proteste da Marcenaro su segnalazione del quarto uomo presente a bordocampo.

Allegri non ha gradito l'annullamento del penalty per il contatto tra Freuler e Nkunku, col francese che pochi secondi prima era stato sbilanciato da Lucumì al momento del possibile tiro in porta: un'azione convulsa divisa in queste due parti, analizzate in sala VAR da Fabbri e Paterna.

Nell'ultima puntata di 'Open VAR' in onda su DAZN è stato reso noto l'audio dei due varisti su entrambe le situazioni: corretta, come spiegato dal designatore Rocchi, la decisione di considerare non passibile di sanzione il secondo contatto, al contrario del primo che, secondo l'ex direttore di gara, avrebbe meritato visibilità.

  • L'AUDIO IN SALA VAR SUL CONTATTO FREULER-NKUNKU

    Inizialmente il VAR Fabbri e l'AVAR Paterna si concentrano sulla vivisezione del secondo episodio con protagonisti Nkunku e Freuler: il giudizio finale è quello di richiamare Marcenaro al monitor per la revoca del rigore.

    "Lui lascia andare qui, la tocca di mano. No no dà il calcio di rigore, quello dopo ha fischiato. Di Freuler (l'autore del fallo, n.d.r.). Dove lo prende? Ma no, ha il piede fermo però. È l'attaccante che va verso... Ha il piede fermo e addirittura tocca il pallone con la gamba. No è lui che gli mette il piede, è l'attaccante che lo prende".

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  • "LUCUMÌ-NKUNKU? NIENTE RIGORE"

    In un secondo momento, i due varisti spostano l'attenzione sul contatto che invece non è valso la concessione del penalty, ovvero quello tra l'attaccante francese e Lucumì: anche in questo caso il verdetto è a favore di un giocatore del Bologna.

    "Se ti faccio vedere quello di Lucumì prima su Nkunku cosa ne pensi? Allora, Nkunku allarga la gamba, però non è niente. Perché è più l'attaccante che cerca, che l'allarga. Ha il piede a terra e non lo calcia mai".

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  • IL DUBBIO DI MARCENARO E LA REVOCA

    Marcenaro si dirige al monitor, dove gli vengono mostrate soltanto le immagini del secondo contatto tra Nkunku e Freuler: il fischietto ligure ha però qualche dubbio, subito liquidato dal VAR Fabbri.

    "Scusa Michael, non è anche l'8 che va verso di lui?".

    "Ma ha il piede a terra lui però. Freuler non fa nulla, c'è il piede piantato a terra".

    L'ultima frase ha un effetto convincente su Marcenaro che, una volta tornato in campo, può annunciare a tutto lo stadio la decisione della revoca del calcio di rigore in favore del Milan.

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  • IL COMMENTO FINALE DI ROCCHI: "QUELLO DI LUCUMÌ ERA FALLO DA RIGORE"

    Il designatore Rocchi ha poi valutato l'operato di VAR e arbitro: giusta la revoca del rigore relativamente al secondo episodio, sbagliata invece la scelta di considerare regolare il precedente intervento di Lucumì e di non prenderne in considerazione le immagini per la on field review.

    "Questo è un episodio molto complesso di cui potremmo parlare un'ora, perché ci sono tanti aspetti interessanti e alcune valutazioni che abbiamo fatto nel corso di questi anni. La parte finale del calcio di rigore che viene tolto secondo noi è assolutamente corretta e questo dimostra il lavoro fatto sui rigori, non vanno assegnati quelli leggeri. Il problema di fondo è che nessuno dei ragazzi considera rigore il primo, che invece per noi è rigore assolutamente; poi, dando per scontato che il primo episodio non sia punibile, non lasciano l'apertura all'arbitro per vedere tutta la fase, mantenendo tutta l'APP aperta. Si focalizzano esclusivamente sul secondo episodio che per noi non è penalizzabile perché il giocatore ha effettivamente il piede in terra. Se dobbiamo essere precisi fino in fondo, in questo caso il VAR è un po' troppo insistente: io chiedo sempre di essere precisi nella spiegazione, mandare l'arbitro al monitor con le idee chiare ma poi è il direttore di gara che decide. Qui è mancata la fase iniziale: per entrambi i VAR, oltre che per l'arbitro di campo, non era rigore a differenza nostra. La decisione è sbagliata in partenza".

    "Se avessimo lavorato bene, questa clip sarebbe venuta un capolavoro: si poteva togliere un rigore dando la prima parte che invece lo è, poi da quest'anno c'è anche l'annuncio con cui avremmo spiegato l'episodio. Sarebbe stato un perfetto esempio regolamentare".

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