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Unirea Urziceni Champions LeagueGetty

Ascesa e caduta dell'Unirea Urziceni: il titolo rumeno, la Champions e la scomparsa

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C'è stato un tempo in cui hanno entusiasmato i tifosi e ottenuto risultati prestigiosi in patria e talvolta anche in Europa. Salvo poi uscire definitivamente di scena. Sono le squadre scomparse, che hanno vissuto un'esaltante epopea prima di scomparire dalla scena calcistica.

Fra queste, nel nuovo millennio, un ruolo particolare lo ha rivestito il club rumeno dell'Unirea Urziceni, capace, dopo la promozione in Divizia A, nel giro di cinque anni di vincere lo Scudetto e ottenere brillanti risultati in Champions League, prima di cadere in disgrazia, retrocedere sul campoe scomparire nel nulla per problemi finanziari.

  • DALLE SERIE MINORI ALLA DIVIZIA A

    Il calcio ad Urziceni, cittadina di poco meno di ventimila abitanti nel Sud-Est della Romania, prende piede nel Secondo dopoguerra nel 1954, anno in cui viene fondata la prima squadra cittadina, con il nome di Ialomita Urziceni (Ialomita è il distretto in cui ricade la località).

    La squadra si limita inizialmente a disputare gare con le squadre delle vicine città di Ploiesti, Buzau o Slobozia, trasformandosi poi in Unirea Urziceni. Le attività ufficiali iniziano soltanto nel 1976, quando la squadra è iscritta alla Divizia D, la Quarta Serie rumena. Parallelamente si procede alla costruzione dello Stadio Tineretului.

    Nei primi anni l'Unirea fa su e giù fra Divizia D e Divizia C, finché nel 1988 si qualifica per i sedicesimi di finale della Coppa di Romania, nei quali esce sconfitta dal Corvinul Hunedoara per 3-1. Sono anni importanti di crescita per il club, che nella stagione seguente, il 1988/89, si piazza al 2° posto nella Divizia C alle spalle del Dunarea Calarasi e sfiora la promozione in Divizia B, la Serie B rumena.

    I tempi non sono ancora maturi. L'Unirea Urziceni resta infatti in Divizia C fino ai primi anni Duemila. La svolta è segnata dall'avvento della nuova proprietà della Valahorum S.A., che investe risorse nella squadra e provvede all'ampliamento dello Stadio. Il Tineretului diventa un impianto moderno, conforme agli standard UEFA, da 7 mila posti complessivi. Nel 2002/03 arriva la vittoria della Divizia C e la sospirata promozione in Divizia B.

    È l'anticamera della gloria. Dopo alcune stagioni di ambientamento in Seconda Divisione, nel 2005/06 l'Unirea Urziceni ottiene la storica promozione in Divizia A. La squadra approda così per la prima volta nella sua storia nella massima divisione nazionale.

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  • GLI ANNI DELLA GLORIA: IL BOOM DEL 'CHELSEA RUMENO'

    La panchina della squadra è affidata a Dan Petrescu, ex terzino, fra le altre, di Foggia, Genoa e Chelsea oltre che della Nazionale rumena. La stagione 2006/07, la prima dell'Unirea Urzicesti in Liga I, come viene ribattezzato il massimo campionato calcistico rumeno, è di assestamento e si conclude con una salvezza tranquilla e un buon 10° posto finale.

    Il secondo anno in massima divisione è quello della grande svolta. Nell'estate 2007 entra infatti nella società l'ex General manager della Steaua Bucarest Mihai Stoica, e soprattutto c'è un avvicendamento nella proprietà del club: via la Valahorum S.A., è avviata una partnership con il quartiere di Bucarest Voluntari, che sarebbe diventato comune a sé.

    Il club diventa così formalmente F.C. Unirea Voluntari Urziceni. Inizia un triennio glorioso con la scalata ai vertici del calcio nazionale e i grandi successi, mai ottenuti precedentemente dal club.

    La formazione di Unirea viene soprannominata 'Chelsea rumeno', per due motivi: perché gioca con una maglia blu come quella londinese e per i trascorsi nei Blues del suo allenatore. I risultati sono sorprendenti: al termine della stagione 2007/08 arriva un 5° posto in Liga I e la finale di Coppa di Romania, persa 2-1 con il CFR Cluj.

    Visto che quest'ultimo ha vinto il campionato e si è qualificato in Champions League, l'Unirea Urziceni ha ottenuto una storica qualificazione in Coppa UEFA. Nel 2008/09 la squadra di Petrescu in Europa è eliminata al Primo turno dall'Amburgo, ma in patria compie l'impresa, laureandosi campione di Romania.

    Settanta i punti conquistati dai biancoblu, 3 in più dell'FC Politehnica Timișoara, secondo classificato a quota 67. Persa la Supercoppa di Romania con il CFR Cluj, l'exploit dell'anno precedente consente al 'Chelsea rumeno' di qualificarsi, grazie al ranking UEFA del Paese, alla Champions League 2009/10. Il sorteggio è abbastanza benevolo e vede i rumeni inseriti nel Gruppo G con Siviglia, Glasgow Rangers e Stoccarda.

    L'avventura nella massima competizione europea della squadra rivelazione del calcio rumeno parte il 16 settembre 2009 al Ramón Sánchez Pizjuán contro il Siviglia, vittorioso 2-0.La squadra di Petrescu vuole però giocarsi le sue possibilità di passaggio del turno e nel primo impegno casalingo, il 29 settembre, impone l'1-1 ai tedeschi dello Stoccarda con un goal di Varga a inizio ripresa che pareggia il vantaggio iniziale degli ospiti con Tasci.

    A Ibrox, poi, 'Il Chelsea rumeno' fa l'impresa, travolgendo 1-4 i Rangers. Gli scozzesi passano in vantaggio a inizio gara con un'autorete di Ricardo Vilana, poi però Bilasco, le autoreti di Lafferty e McCulloch e il sigillo di Brandan regalano all'Unirea la prima vittoria in Champions League della propria storia.

    La sfida di ritorno con i Rangers allo Stadio Steaua di Bucarest termina invece 1-1: Onofras in zona Cesarini recupera lo svantaggio maturato al 79' col goal di McCulloch. Le ultime due gare sono decisive per la qualificazione: l'Unirea sconfigge a Bucarest 1-0 il Siviglia (autorete Dragutinovic), ma poi cade 3-1 in Germania nel match chiave con lo Stoccarda, che aveva un gap di 2 lunghezze (goal della bandiera di Semedo). I tedeschi con 9 punti staccano così il pass per gli ottavi di finale, mentre i rumeni, terzi a quota 8, sono retrocessi in Europa League.

    L'ex terzino lascia la panchina della squadra a fine dicembre 2009. Abbinata al Liverpool nei sedicesimi di finale,e affidata alla guida dell'israeliano Roni Levy, quest'ultima cede il passo ai Reds, che fra andata e ritorno si impongono con un complessivo 4-1. In campionato il bis non arriva e c'è un 2° posto finale a -3 dal CFR Cluj, che vale comunque la conferma della Champions League nella stagione seguente.
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  • LA CADUTA IN DISGRAZIA E IL FALLIMENTO

    Questa volta però i rumeni sono costretti a passare dai preliminari e vengono estromessi al Terzo turno dai russi dello Zenit San Pietroburgo. In Supercoppa di Romania arriva inoltre un'altra sconfitta, questa volta ai rigori, con il CFR Cluj. Sono gli ultimi sussulti del 'Chelsea di Romania', prima della caduta in disgrazia.

    Dopo aver raggiunto rapidamente i vertici del calcio nazionale e disputato Champions ed Europa League, l'Unirea Urziceni si avviava con una rapidità sorprendente alla dissoluzione. Mentre i debiti si fanno sempre più pesanti, il 2010/11 è disastroso sotto il profilo dei risultati e si conclude con un penultimo posto in campionato con 25 punti e l'inevitabile retrocessione in Liga II.

    Il sogno Unirea è di fatto svanito, ma il peggio deve ancora arrivare: visti i tanti debiti accumulati, il presidente del club, Dumitru Bucșaru, decide di non iscrivere la squadra alla Serie B rumena. La Federazione a quel punto è costretta a decretare l'esclusione dell'Unirea Urziceni da tutti i campionati nazionali.

    La società, che ha partecipato alla Champions League, e vinto il titolo rumeno appena due anni prima, cessa così incredibilmente di esistere dopo cinque stagioni nella massima divisione.