La panchina della squadra è affidata a Dan Petrescu, ex terzino, fra le altre, di Foggia, Genoa e Chelsea oltre che della Nazionale rumena. La stagione 2006/07, la prima dell'Unirea Urzicesti in Liga I, come viene ribattezzato il massimo campionato calcistico rumeno, è di assestamento e si conclude con una salvezza tranquilla e un buon 10° posto finale.
Il secondo anno in massima divisione è quello della grande svolta. Nell'estate 2007 entra infatti nella società l'ex General manager della Steaua Bucarest Mihai Stoica, e soprattutto c'è un avvicendamento nella proprietà del club: via la Valahorum S.A., è avviata una partnership con il quartiere di Bucarest Voluntari, che sarebbe diventato comune a sé.
Il club diventa così formalmente F.C. Unirea Voluntari Urziceni. Inizia un triennio glorioso con la scalata ai vertici del calcio nazionale e i grandi successi, mai ottenuti precedentemente dal club.
La formazione di Unirea viene soprannominata 'Chelsea rumeno', per due motivi: perché gioca con una maglia blu come quella londinese e per i trascorsi nei Blues del suo allenatore. I risultati sono sorprendenti: al termine della stagione 2007/08 arriva un 5° posto in Liga I e la finale di Coppa di Romania, persa 2-1 con il CFR Cluj.
Visto che quest'ultimo ha vinto il campionato e si è qualificato in Champions League, l'Unirea Urziceni ha ottenuto una storica qualificazione in Coppa UEFA. Nel 2008/09 la squadra di Petrescu in Europa è eliminata al Primo turno dall'Amburgo, ma in patria compie l'impresa, laureandosi campione di Romania.
Settanta i punti conquistati dai biancoblu, 3 in più dell'FC Politehnica Timișoara, secondo classificato a quota 67. Persa la Supercoppa di Romania con il CFR Cluj, l'exploit dell'anno precedente consente al 'Chelsea rumeno' di qualificarsi, grazie al ranking UEFA del Paese, alla Champions League 2009/10. Il sorteggio è abbastanza benevolo e vede i rumeni inseriti nel Gruppo G con Siviglia, Glasgow Rangers e Stoccarda.
L'avventura nella massima competizione europea della squadra rivelazione del calcio rumeno parte il 16 settembre 2009 al Ramón Sánchez Pizjuán contro il Siviglia, vittorioso 2-0.La squadra di Petrescu vuole però giocarsi le sue possibilità di passaggio del turno e nel primo impegno casalingo, il 29 settembre, impone l'1-1 ai tedeschi dello Stoccarda con un goal di Varga a inizio ripresa che pareggia il vantaggio iniziale degli ospiti con Tasci.
A Ibrox, poi, 'Il Chelsea rumeno' fa l'impresa, travolgendo 1-4 i Rangers. Gli scozzesi passano in vantaggio a inizio gara con un'autorete di Ricardo Vilana, poi però Bilasco, le autoreti di Lafferty e McCulloch e il sigillo di Brandan regalano all'Unirea la prima vittoria in Champions League della propria storia.
La sfida di ritorno con i Rangers allo Stadio Steaua di Bucarest termina invece 1-1: Onofras in zona Cesarini recupera lo svantaggio maturato al 79' col goal di McCulloch. Le ultime due gare sono decisive per la qualificazione: l'Unirea sconfigge a Bucarest 1-0 il Siviglia (autorete Dragutinovic), ma poi cade 3-1 in Germania nel match chiave con lo Stoccarda, che aveva un gap di 2 lunghezze (goal della bandiera di Semedo). I tedeschi con 9 punti staccano così il pass per gli ottavi di finale, mentre i rumeni, terzi a quota 8, sono retrocessi in Europa League.
L'ex terzino lascia la panchina della squadra a fine dicembre 2009. Abbinata al
Liverpool nei sedicesimi di finale,e affidata alla guida dell'
israeliano Roni Levy, quest'ultima cede il passo ai Reds, che fra andata e ritorno si impongono con un complessivo 4-1. In campionato il bis non arriva e c'è
un 2° posto finale a -3 dal CFR Cluj, che vale comunque la conferma della Champions League nella stagione seguente.