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Asani AlbaniaGetty

Come Asani sta trascinando l'Albania verso Euro 2024: il mancino che vale un sogno

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Non è certo inusuale, in terra albanese, trovarsi davanti ad un dordolec, ovvero pupazzi e bambole impiccati fuori dalle abitazioni come spaventapasseri, contro il malocchio. Si tratta di un'usanza oltre i soliti ferri di cavallo e aglio in quantità, contro l'invidia e le maledizioni.

Chissà se qualcuno, in giro per il paese, dal nord al sud, ha cominciato a sfoggiare i dordolec per evitare che i tifosi dei paesi esteri possano maledire la rappresentativa locale, che dopo la famosa impresa di De Biasi, sogna nuovamente una qualificazione ad Euro 2024.

Otto anni dopo la storica partecipazione agli Europei 2016, la formazione attualmente nelle mani di Silvinho, ha una grande opportunità: essere nuovamente al massimo torneo continentale, stavolta di scena in Albania. Il primo posto del raggruppamento E, a due turni dal termine, fa ben sperare.

Soprattutto perchè ha cominciato a carburare in avanti Jasir Asani, divenuto il più grande idolo della tifoseria locale non solo dopo aver scelto la rappresentativa rossonera dopo aver inizialmente giocato per la Macedonia, nazione in cui è nato negli anni '90.

Sono le sue reti ad aver cambiato il corso di una storia che vedeva Polonia e Repubblica Ceca assolute favorite per i due posti e che ora, a 180 minuti dal termine (270 per i cechi) devono inseguire per evitare di finire quanto meno ai playoff.

  • CHI É ASANI: LA CARRIERA

    Classe 1995, nato a Skopje in Macedonia del Nord, Asani ha inizialmente giocato per le rappresentative giovanili locali. Nato in un a famiglia albanese, però, il 28enne alla fine ha deciso di cambiare Nazionale, venendo convocato dall'Albania Under 21 nel 2016.

    Da lì ha sperato che prima o poi potesse arrivare anche la chiamata della massima rappresentativa, proprio negli anni in cui in maniera infruttuosa non è arrivata una seconda qualificazione internazionale d'elite, nè agli Europei nè tanto meno ai Mondiali.

    Asani non è però mai riuscito ad entrare nelle grazie dei commissari tecnici locali, che hanno preferito altri attaccanti, nonostante i dati al Partizan Tirana fossero sempre più alti. Eppure, zero occasioni.

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  • IL RUOLO DI ASANI

    Mancino, Asani ha nella forza che sa dare alle sue conclusioni l'arma vincente che hanno permesso all'Albania nell'ultimo periodo di prendersi la testa del gruppo E.

    Esterno d'attacco a destra così da accentrarsi, o mancino sulla stessa fascia così da andare dritto per dritto o sul fondo per il cross, Asani rende decisamente di meglio sulla corsia opposta rispetto al suo piede.

    Dalla destra, grazie alle indubbie qualità tecniche, può puntare verso il centro superando i difensori con velocità e qualità, per poi concludere grazie a conclusioni al fulmicotone.

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  • Albania celebratingGetty

    GUIDARE L'ALBANIA

    Asani non aveva mai giocato con l'Albania, poi qualcosa è cambiato. L'arrivo di Sylvinho a gennaio ha spalancato le porte della Nazionale al giocatore nel frattemp trasferitosi ai sud-coreani del Gwanju FC, con cui nel 2023 ha siglato sette reti e fornito tre assist.

    Dallo scorso marzo, Sylvinho lo ha reso il suo letale trascinatore, cavaliere della fascia destra da cui nascono tutti i sogni del popolo albanese: sempre titolare negli ultimi sei incontri, ha siglato tre goal e regalato due assist. Uno meglio dell'altro, per cui il numero 9 della Nazionale (11 nel club della Corea del Sud) viene ora paragato a Messi e Roberto Carlos.

    Non c'è dubbio che il suo fortissimo mancino ricordi i più grandi, soprattutto per quanto concerne la potenza. Meglio non essere nella traiettoria delle sue conclusioni.

  • PURA POTENZA

    La rete più bella è probabilmente quella con cui ha sbloccato la gara contro la Polonia del 10 settembre: partendo dalla destra si è accentrato per concludere dai trenta metri con un sinistro terrificante che non ha lasciato scampo a Szczesny.

    Niente da fare neanche per Pavlenka, battuto dal mancino di Asani nella sfida del 12 ottobre: nel secco 3-0 con cui l'Albania si è presa la vetta del gruppo E, il giocatore ex Vardar (dove è cresciuto) ha aperto le marcature liberandosi degli avversari in velocità partendo come di consueto dalla destra, per poi concludere con il sinistro. Forte, preciso, letale.

    Il goal contro la Moldavia? La prima rete in Nazionale è stata un'altra assoluta perla: sinistro improvviso dai 25 metri all'incrocio. Portiere impetrito e corsa ad abbracciare Sylvinho, che ha cambiato la sua vita.

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  • COSA MANCA ALL'ALBANIA?

    La Nazionale albanese ha appena due gare da giocare, le stesse della Polonia. La Repubblica Ceca, invece, deve scendere in campo per altri tre match. Il 17 novembre potrebbe arrivare la seconda storica qualificazione agli Europei, anche se tutti, con pupazzi e bambole contro il malocchio, fanno già gli scongiuri.

    La partita contro la Moldavia sarà decisiva: il 15 ottobre le rivali Polonia e Repubblica Ceca potrebbero avvicinarsi in classifica, a -1 e -2, ma nel caso della formazione polacca rimarrà poi un solo match da disputare.

    A quel punto, anche davanti alla Polonia a 12 punti rispetto agli attuali 13 dell'Albania, a quest'ultima basterà battere la Moldavia in trasferta per qualificarsi agll'Europeo o il fanalino di coda Far Oer. Insomma, tutto nelle mani dei ragzzi di Sylvinho, ad un passo dal sogno. Con un Asani così, forse i dordolec non sono neanche necessari.

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