Non è certo inusuale, in terra albanese, trovarsi davanti ad un dordolec, ovvero pupazzi e bambole impiccati fuori dalle abitazioni come spaventapasseri, contro il malocchio. Si tratta di un'usanza oltre i soliti ferri di cavallo e aglio in quantità, contro l'invidia e le maledizioni.
Chissà se qualcuno, in giro per il paese, dal nord al sud, ha cominciato a sfoggiare i dordolec per evitare che i tifosi dei paesi esteri possano maledire la rappresentativa locale, che dopo la famosa impresa di De Biasi, sogna nuovamente una qualificazione ad Euro 2024.
Otto anni dopo la storica partecipazione agli Europei 2016, la formazione attualmente nelle mani di Silvinho, ha una grande opportunità: essere nuovamente al massimo torneo continentale, stavolta di scena in Albania. Il primo posto del raggruppamento E, a due turni dal termine, fa ben sperare.
Soprattutto perchè ha cominciato a carburare in avanti Jasir Asani, divenuto il più grande idolo della tifoseria locale non solo dopo aver scelto la rappresentativa rossonera dopo aver inizialmente giocato per la Macedonia, nazione in cui è nato negli anni '90.
Sono le sue reti ad aver cambiato il corso di una storia che vedeva Polonia e Repubblica Ceca assolute favorite per i due posti e che ora, a 180 minuti dal termine (270 per i cechi) devono inseguire per evitare di finire quanto meno ai playoff.

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