Arabia Saudita, Supercoppa cancellata: Galatasaray e Fenerbahce si sono rifiutate di scendere in campo

I giocatori di Fenerbahce e Galatasaray sarebbero voluti scendere in campo con maglie speciali recanti il nome di Ataturk, ma anche con uno striscione con le parole dello stesso politico, ovvero 'Pace a casa, pace nel mondo'.

Sugli spalti sarebbe stato inoltre posto una gigantografia con l'immagine dello stesso Ataturk.

Il rifiuto delle autorità saudite era arrivato, almeno inizialmente, relativamente anche all'inno turco, che non sarebbe stato suonato all'interno dello stadio di Riad.

"Se il nostro inno nazionale non può essere cantato, non andremo sul campo" aveva evidenziato il segretario generale del Galatasaray, Eray Yazgan, nella giornata di venerdì.

Le autorità saudite, secondo quanto riferito da diverse testate turche, era inoltre quello di portare le autorità nel tunnel, così da controllare eventuali maglie e striscioni. Proprio questo avrebbe portato al no definitivo delle due squadre.

Negli anni '30 dello scorso secolo Ataturk e l'Arabia Saudita avevano instaurato un rapporto cordiale, con il leader della moderna Turchia interessato a mantenere un collegamento amichevole con la comunità internazionale.

I rapporti tra Arabia Saudita e Turchia sono stati in generale altalenanti nel corso del tempo, tra alleanza e rivalità.

L'attuale no ai poster di Ataturk, al pari delle maglie, sarebbe arrivato, secondo diversi media turchi, perchè autorità saudite non volevano che ritratti e dipinti di nessun tipo fossero nello stadio.

Se a pochi minuti dall'inizio della partita sembrava essere arrivato un sì all'esecuzione dell'inno, il no allo striscione per la pace mondiale è stato categorico.

Il motivo, evidenzia Onur Tugrul, sarebbe dato dal fatto che Riyadh non voleva dare l'impressione di prendere posizione nella questione palestinese.

Negli ultimi mesi Arabia Saudita  ha arrestato fedeli che mostravano manifestazioni di solidarietà per Gaza e pregavano per la Palestina nei luoghi santi della Mecca e Medina. 

La crisi saudita ha unito in maniera inaspettata Fenerbahce e Galatasaray, ma quanto accaduto a Riad ha portato tutti i club turchi ad applaudire le due squadre di Istanbul.

Il Besiktas, la terza grande di Turchia, il Samnuspor e diversi altri club si sono stretti attorno alle due big dopo il no alla Supercoppa davanti a tali condizioni.

"La nostra porta è aperta" ha scritto il Besiktas su X (ex Twitter) "Aspettiamo gli amanti di Atatürk a Dolmabahçe con le bandiere turche per giocare la finale della Supercoppa, che si giocherà nel centenario della nostra Repubblica, in una data opportuna, nel quartiere del nostro Atatürk, nello stadio più bello del mondo".

Il più recente evento che aveva portato tutti i club a sotterrare le rivalità era stato senza dubbio il terribile terremoto di inizio 2023.

"Per celebrare il centenario della nostra Repubblica e della Federcalcio turca all'estero, ci siamo organizzati con i nostri club in modo da contribuire al valore del marchio del calcio turco e dei nostri club" hanno scritto in un comunicato congiunto federazione turca, Fenerbahce e Galatasaray.

"La Supercoppa 2023, prevista per venerdì 29 dicembre 2023 alle 20:45 (18:45 in Italia, ndr), è stata rinviata a data da destinarsi a seguito della decisione congiunta presa con i nostri club, a causa di alcune interruzioni nell'organizzazione".

"Desideriamo ringraziare la Federcalcio e le istituzioni e organizzazioni competenti del Paese ospitante per l'impegno profuso finora nell'organizzazione della Supercoppa".