Il Milan merita una riflessione che vada oltre i singoli e semplici, immediati, "#PioliOut" che nel corso delle ultime settimane si sono alternati sui social, tirati fuori puntualmente dopo ogni mezzo (o pieno) passo falso della formazione di Stefano Pioli.
In questo senso, le parole più volte sostenute da Giorgio Furlani di un "progetto" che prescinde dai risultati della singola stagione assumono un valore "pesante". Ed è anche per tale motivo che non si può analizzare la situazione del club rossonero, dal punto di vista sportivo, senza guardare un po' "oltre", al futuro.
I risultati non danno ragione a Pioli e, nonostante il supporto della società, la sua posizione rimane in bilico come quella di una figura destinata a essere giudicata partita per partita. Ma nella prossima annata che succede?
Al termine di questa, cioè, quali sono gli scenari? E se, davvero, Antonio Conte è stato messo in conto in tutto ciò, può essere l'allenatore giusto per il Milan?


