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Morata AtleticoGetty

Quanto serve Alvaro Morata all'Inter?

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Posto che non si parla di un accordo, almeno per ora, le sensazioni tendenti sempre più al "positivo", circa un trasferimento di Alvaro Morata all'Inter, sollevano alcune domande su quanto sia ragionato un affare simile.

E, sbilanciandoci sin da subito, prima di entrare nel merito approfondendo, diciamo che sì: ha ragioni profonde e legate al modo di giocare di Simone Inzaghi.

Insomma, non è un caso che l'attaccante spagnolo sia presto finito in cima alla lista dei possibili sostituti di Romelu Lukaku, dopo la decisione di non puntare più su quest'ultimo per le note vicende di calciomercato.

Ma quindi, e qui apriamo l'argomento: quanto serve Alvaro Morata all'Inter?

  • LE ULTIME STAGIONI DI MORATA

    Dopo l'ultimo addio alla Juventus, nel 2022, e dopo aver sostanzialmente, in quella stagione, ricoperto qualsiasi ruolo con Massimiliano Allegri in panchina (mettendosi a disposizione in maniera quasi stoica), Alvaro Morata è ritornato all'Atletico Madrid in una stagione che per i Colchoneros non è stata semplicissima, almeno all'inizio.

    Per lo spagnolo, comunque, si è trattata di un'annata positiva, che con 13 goal gli ha permesso di terminare nella Top 10 della classifica capocannonieri della Liga (è stato il secondo miglior marcatore dell'Atletico, staccato di 17 reti da Antoine Griezmann, vincitore in generale).

    Questo anche perché, e qui ci leghiamo al concetto riguardante Inzaghi, il gioco del "Cholo" Simeone, com'è noto, si basa principalmente sulle azioni di rimessa: e Morata, che nella progressione è specialista, così come nel portar su la squadra in transizione, è stato fondamentale.

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  • MORATA PUO' FAR BENE ALL'INTER?

    Ora: strutturalmente, Morata e Lukaku sono di due pianeti differenti. Uno è un attaccante ben fisicato, lo spagnolo, l'altro è un colosso. Entrambi, però, hanno in comune le doti in progressione, come si è detto: e non è poco.

    Morata ha lavorato nell'attacco a due, spesso con Griezmann, del 3-5-2 del "Cholo", e questo può facilmente permettere un inserimento nel sistema di gioco di Inzaghi, che punterebbe tutto sulla coppia con Lautaro Martinez, più tecnico (non ai livelli di "Grizou", ma tecnico).

    Lo spagnolo, oltretutto, a differenza di un Taremi o di un Balogun, conosce perfettamente il calcio italiano, i suoi ritmi e il modo di difendere: insomma, l'Inter non andrebbe a prendere un calciatore "di primo pelo", né un profilo esperto, ma abituato a un altro stile di gioco. Andrebbe a prendre un "usato sicuro", comunque "quasi" di prima fascia. O almeno, che può fare la differenza.

    Basta questo, dunque? Nell'ultima stagione, Morata non ha avuto i guai fisici, muscolari, che ha affrontato alla Juventus. Questo è bene dirlo: restano sensazioni positive, comunque, sul suo inserimento all'Inter. E no, il suo nome non è frutto di un'intuizione casuale, come abbiamo visto. Serve? Sì: e forse, tra i profili, è quello più congeniale al gioco di Inzaghi.

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