L'assoallenatori, l'associa
zione italiana degli allenatori, ha inviato una lettera-appello alla FIGC per chiedere che Israele venga esclusa "temporaneamente" dalle competizioni internazionali in virtù del genocidio in atto a Gaza da quasi due anni.
Con un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale, l'Aiac evidenzia come si tratti di "un'azione non solo simbolica, una scelta necessaria, che risponde a un imperativo morale, condivisa da tutto il gruppo dirigente".
Dopo un primo passaggio all’interno del consiglio di presidenza, convocato dallo stesso numero uno Renzo Ulivieri, Il consiglio direttivo nazionale dell’Assoallenatori ha deliberato "unanimemente di inviare una lettera-appello al Presidente della Figc, Gravina e a tutte le componenti federali, perché il calcio italiano si mobiliti, nel proprio ambito, in favore del popolo palestinese, mettendo sul tavolo la richiesta, da inoltrare a Uefa e Fifa, di sospensione temporanea di Israele dalle competizioni internazionali".
“I valori di umanità, che sostengono quelli dello sport, ci impongono di contrastare azioni di sopraffazione dalle conseguenze terribili" spiegaUlivieri.
Completamente d'accordo anche Camolese, vicepresidente: "Si può solo pensare a giocare, voltando la testa dall’altra parte. Noi crediamo che non sia giusto".
"Troppi morti senza colpa. Tra loro anche tanti sportivi. Un motivo in più per cercare azioni di contrasto internazionale anche nel nostro settore" aggiunge il vicepresidente Vossi. "Il mondo è in fiamme. Molti popoli soffrono come quello palestinese. L’indifferenza non è ammissibile"le parole del vice presidente Perondi".
