Allegri sul confronto con l'Inter: "Cosa manca alla Juventus? Chiedetelo alla società"

Allegri annuncia il recupero di tutti gli infortunati, col dubbio Bremer: "Ha avuto un problemino ma sta bene. Sabato mattina valuterò. Abbiamo recuperato tutti, saremo pronti. Chiesa o Yildiz? Stanno bene, valuterò. Sarà una partita bella, importante, uno scontro diretto, il Milan è forte e ben allenato. Il passaggio del turno in Coppa Italia ci ha fatto raggiungere in parte un primo obiettivo, adesso abbiamo tre partite importanti per fare i punti che servono per la Champions. Se domani vinciamo possiamo ambire al secondo posto, che sarebbe un altro bel risultato, insieme alla finale di Coppa Italia.Andare avanti ed essere avanti nelle competizioni è uno stimolo in più".

Quando gli si chiede cosa manchi oggi alla Juventus per lottare con l'Inter, Allegri risponde così: "Sarebbe giusto che rispondesse la società e chi fa il mercato. Io faccio l'allenatore non il mercato. Pioli ha fatto un ottimo lavoro al Milan, non so se l'Inter è la più forte degli ultimi 3 anni, ma quest'anno era nettamente più forte, io lo dicevo e venivo preso per matto".

Il tecnico ha commentato anche la recente intervista in cui Vlahovic confessa di ambire alla vittoria del Pallone d'Oro: "Dusan è migliorato molto da quando è alla Juventus, è normale che ambisca a vincerlo. Gli attestati di stima dei ragazzi nei miei confronti? Sono giocatori che tengono a questa maglia,e vogliono raggiungere insieme gli obiettivi".

"Non sono mie imprese, ma quelle di tutti, di una società forte e una squadra forte. Non possiamo vincere tutti gli anni, la cosa importante é che tutti abbiano l'ambizione di ottenere il massimo e vincere.A tutti piace vincere, sono io il primo. Ma con il raggiungimento degli obiettivi sarebbe una buona annata.La Juventus per 5 anni ha vinto 5 scudetti, ha fatto due finali di Champions e ha giocato 55-60 partite. Senza la Champions un vantaggio? I fatti dicono altro", ha sottolineato Allegri.

Allegri non è stupito dalle molte voci sul suo futuro: "Le voci sugli allenatori fanno parte del gioco. Sono aziendalista, nel calcio di oggi le società sono aziende. La partecipazione alla Champions ti sballa il bilancio è una questione di numeri. Detto questo, la Juve deve restare competitiva. Quando la Juve ripartirà, si ripartirà con l'obiettivo di vincere. Alla Juventus si parte sempre con l'obiettivo massimo, questo deve essere chiaro a tutti".