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Allegri Giuntoli HDGOAL

Allegri meriterebbe di restare alla Juventus?

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La stagione della Juventus non è ancora finita, anzi. I bianconeri devono conquistarsi la qualificazione alla prossima Champions League, ovvero l'obiettivo fissato la scorsa estate.

Inoltre tra una settimana potrebbero tornare a vincere un trofeo che manca ormai da tre anni. Ma per farlo dovranno superare l'Atalanta in finale di Coppa Italia.

Nonostante questo, ormai da tempo, il tema su cui si dibatte in casa bianconera è solo uno: chi sarà l'allenatore della Juventus nella prossima stagione?

Il destino di Massimiliano Allegri, a dire il vero, sembra segnato. Anche se non manca chi difende il tecnico e sottolinea come meriterebbe la conferma.

  • I RISULTATI

    Inutile negarlo, alla Juventus vincere è ancora l'unica cosa che conta. O quantomeno aiuterebbe ad abbassare la temperatura della panchina.

    Peccato che, da quando è tornato a guidare i bianconeri nell'estate del 2021, Allegri non abbia fin qui arricchito la bacheca del Museum.

    Nella prima stagione, in realtà, la Juventus ha sfiorato due trofei perdendo le finali di Supercoppa Italiana e Coppa Italia contro l'Inter solo ai tempi supplementari.

    Peggio è sicuramente andata l'anno scorso, quando la Juventus (travolta dai noti problemi societari) fu prematuramente eliminata dalla Champions e uscì in semifinale di Europa League contro il Siviglia.

    Mentre quest'anno, come detto, i bianconeri possono ancora sollevare al cielo la Coppa Italia. Anche se l'impressione è che neppure un successo all'Olimpico cambierebbe il futuro di Allegri alla Juventus.

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  • IL GIOCO

    Ma perché si è arrivati a questo punto? L'accusa principale che viene mossa ad Allegri dai tanti critici è legata alla qualità del gioco offerta dalla sua Juventus.

    Vero, la rosa oggi a disposizione dell'allenatore non è neppure lontanamente paragonabile a quella del primo ciclo allegriano soprattutto a centrocampo. Ovvero il reparto che, come ammesso dal tecnico in una recente intervista, fa girare tutta la squadra.

    Allo stesso tempo altre squadre, sulla carta inferiori per qualità anche alla Juventus attuale, riescono ad esprimere un gioco più moderno ed offensivo rispetto a quello dei bianconeri.

    Allegri, dal canto suo, resta invece convinto che sarebbe difficile ottenere gli stessi risultati con un tipo di calcio diverso proprio a causa della limitata qualità ed esperienza dei suoi giocatori.

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  • I GIOVANI

    In favore di un'eventuale conferma di Allegri va sicuramente la gestione dei tanti giovani lanciati in bianconero nell'ultimo biennio.

    L'allenatore livornese, non a caso, durante questa stagione ha spesso rimarcato quanto la società gli abbia chiesto di valorizzare il grande lavoro della formazione Next Gen.

    Ed in tal senso i risultati sono sotto gli occhi di tutti: Huijsen, Barrenechea, Soulé, Miretti, Fagioli, Iling Junior e Yildiz sono solo alcuni dei giovani in rampa di lancio grazie ad Allegri.

    Anche se qualcuno rimprovera al tecnico di non aver mai davvero puntato sui ragazzi di maggiore talento, centellinando presenze e minuti probabilmente con l'obiettivo di non bruciarli. Ma finendo anche col ritardare la loro esplosione.

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  • EXTRACAMPO

    E poi c'è la gestione di quanto accade fuori dal campo, cosa in cui Allegri si è dimostrato estremamente abile soprattutto durante la stagione 2022/23.

    Prima le dimissioni dell'intero CdA e soprattutto nel presidente Agnelli, ovvero l'uomo che aveva fortemente voluto il ritorno di Allegri ed al quale l'allenatore è legato anche da una grande amicizia.

    Poi il terremoto plusvalenze, con annessa penalizzazione comminata a stagione in corso, senza dunque sapere per quali obiettivi competeva effettivamente la squadra.

    In tutto questo Allegri è sempre riuscito a tenere la barra dritta, senza fare andare la nave a deriva e conquistando comunque sul campo l'accesso alla Champions League. Traguardo poi cancellato dalle sentenze sportive.

    Anche quest'anno i problemi non sono mancati: dal caso scommesse che ha travolto Fagioli alla squalifica di Pogba per doping. Problemi a cui Allegri ha sopperito senza piangersi addosso o fornire troppi alibi alla squadra.

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  • IL FUTURO

    Ed ora? Allegri, come risaputo, è legato contrattualmente alla Juventus fino al 30 giugno 2025 e ad oggi non ha alcuna intenzione di lasciare Torino.

    Se addio sarà, quindi, dovrà essere la società a procedere con l'esonero e la conseguente nomina di un nuovo allenatore. .

    In tal senso tutti gli indizi portano a Bologna e più precisamente a Thiago Motta, tecnico molto stimato da Giuntoli. Ma non solo.

    In ogni caso la decisione finale verrà annunciata solo a stagione conclusa. Anche perché la Juventus dovrà valutare attentamente pro e contro di un eventuale esonero di Allegri, sia dal punto di vista sportivo che da quello economico.

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