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Allegri Juric GFXGOAL

Allegri-Juric, derby nel derby: filosofie a confronto

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Juventus-Torino è anche la sfida di Max Allegri contro Ivan Juric. Due tecnici profondamente differenti, anche dal punto di vista caratteriale, con filosofie calcistiche agli antipodi. Uno, lo juventino, pragmatico e risultatista. L’altro, ll granata, applicato ed esteta.

Oggi la sfida che sa tanto di verità. Per la Vecchia Signora un esame di maturità, da superare preferibilmente sfornando una performance interessante dal punto di vista qualitativo dopo quelle non propriamente entusiasmanti – eufemismo – proposte affrontando Lecce e Atalanta.

Zapata e soci, dal canto loro, cercano il salto di qualità. Più ombre che luci con il Verona, ecco dunque la possibilità di dare una svolta all’avvio di stagione nel derby edizione 157 (ore 18, Allianz Stadium). Al Toro il successo in casa dei bianconeri manca dal 9 aprile 1995, 1-2, doppietta di Rizzitelli.

  • Allegri Juventus-BolognaGetty

    EQUILIBRIO AL POTERE

    Allegri è fatto così: non si esalta nei momenti belli, non si deprime quando le cose vanno meno bene. Un equilibrio mentale che sfocia nella proposta tattica. Le misure giuste, la stabilità prima di tutto e tutti, puntando sempre e costantemente al risultato. Il tutto, senza dogmi, considerando come il tecnico livornese nel corso della sua carriera da allenatore abbia sperimentato in lungo e in largo. Senza mai fossilizzarsi sui numeri, provando a rendere “semplice” la materia. Che poi, probabilmente, così tanto semplice non è.

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  • PAROLA D’ORDINE: CORAGGIO

    Al di là del tasso qualitativo degli effettivi a disposizione, Juric dalle sue squadre pretende coraggio. Non ci sono alibi, non ci sono scorciatoie. E lo dimostra proprio la carriera del croato che, pure nelle situazioni più complicate, s’è contraddistinto per audacia e spavalderia. Ingredienti forse fondamentali per sopperire alle lacune tecniche, di certo vitali per sognare un certo tipo di percorso. Lo stesso che sottolinea come, in Serie A e non solo, l’ex mister del Verona rappresenti un’eccellenza assoluta.

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  • 3-5-2 COME BASE DEL DISCORSO

    La sensazione è che Max – in questo avvio di stagione – voglia continuare a dare certezze ai suoi uomini puntando sul 3-5-2, sistema di gioco che consente di sfoggiare la giusta solidità puntando principalmente sull’estro del tandem offensivo. Tuttavia, ad ampio raggio, qualche novità potrebbe emergere. Vedi la difesa a quattro, sperimentata in allenamento anche nell’ultima settimana, da sempre presente nel repertorio di Allegri. Detto ciò, in vista del derby, appare assai improbabile che il condottiero bianconero possa cambiare. Un pensiero, quindi, da estendere e rafforzare post sosta.

  • Ivan JuricGetty

    UOMO A UOMO A TUTTO CAMPO

    In un calcio fatto di pressione totale individuale, con concetti oliati ovviamente in termini corali, il ritmo rappresenta la chiave di lettura primaria. Ivan determinati concetti tende persino a esasperarli affinché vengano interpretati rasentando la perfezione. Niente numeri, solo spazi: da occupare sapientemente, con intensità e intelligenza, senza alcun timore reverenziale. Un modo per alzare il rendimento, un modo per alzare l’asticella. Sognare in grande, con un atteggiamento da grande. Il resto viene dopo.

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  • VINCERE PER… UNA SOSTA SERENA

    In prossimità della seconda pausa legata alle Nazionali, un successo in casa Juve consentirebbe di vivere il prosieguo in piena linea con l’obiettivo realistico, ovvero acciuffare un posto per disputare la prossima edizione della Champions League. Che non significa mettere nel mirino esclusivamente il quarto posto, tutt’altro, bensì lavorare consci dei propri pregi e difetti. Ragion per cui, ragionando mattoncino dopo mattoncino, ad Allegri l’idea di portarsi potenzialmente a 17 punti garba parecchio. Tradotto: un ruolino di marcia consono alle ambizioni stagionali, con una pausa che avrebbe le sembianze della più pura realtà.

  • VINCERE PER FARE IL SALTO DI QUALITA’

    Alle prese con una campagna acquisti per nulla banale, caratterizzata dalla permanenza dei pezzi pregiati, il Torino cerca un colpo nel colpo. In quanto vincere in casa della Juve, dopo diversi anni, renderebbe più dolce la stagione. E, inoltre, consentirebbe ai granata di ambire a qualcosa di più prestigioso rispetto a un rendimento da metà classifica. Insomma, patron Cairo ha scelto di aumentare i giri del motore, specialmente con l’arrivo di Zapata. Ora tocca a Juric, al suo terzo anno nel capoluogo piemontese, a compiere il passo successivo.

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