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Aleksandar Stankovic Club BruggeGetty

Aleksandar Stankovic brilla col Club Brugge: l'Inter osserva con attenzione, come funziona la clausola di recompra

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Il cognome è di quelli pesanti, quanto basta per evocare ricordi dolcissimi ai tifosi dell'Inter: il nerazzurro continua a essere l'abbinamento cromatico preferito di Aleksandar Stankovic, ora in forza al Club Brugge.

Marotta e Ausilio lo hanno ceduto in estate a titolo definitivo dopo un'annata trascorsa in prestito al Lucerna in Svizzera: qui il classe 2005 si è messo in bella mostra, conquistando il riconoscimento di miglior giocatore della squadra al termine di un'ottima stagione.

Quello all'Inter potrebbe però essere stato soltanto un arrivederci e non un addio: in futuro, infatti, i meneghini avranno la possibilità di richiamare alla base il figlio d'arte; e, alla luce del rendimento offerto in Belgio, questa è un'ipotesi tutt'altro che campata in aria.

  • QUANTO HA INCASSATO L'INTER DALLA CESSIONE DI STANKOVIC

    La fumata bianca e il conseguente annuncio ufficiale del trasferimento di Stankovic in Belgio sono avvenuti lo scorso 24 luglio, giorno che ha sancito la fine di una lunga trattativa che ha richiesto diverse settimane prima di andare in porto.

    L'Inter si è assicurata un gruzzolo pari a 10 milioni dalla cessione del centrocampista serbo, oltre a una percentuale sulla futura rivendita compresa tra il 12% e il 15%.

    Ma la società lombarda ha voluto cautelarsi in ottica futura: nell'accordo è presente anche un diritto di recompra esercitabile nei prossimi due anni.

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  • COME FUNZIONA IL DIRITTO DI RECOMPRA DI STANKOVIC

    L'Inter potrà riacquistare Stankovic in due finestre separate: la prima nell'estate del 2026, quando per strapparlo al Club Brugge serviranno circa 23 milioni.

    Il secondo slot temporale utile sarà invece quello dell'anno successivo, ovvero il 2027: allora saranno necessari 25 milioni per riprendersi il figlio d'arte cresciuto nelle proprie giovanili.

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  • STANKOVIC CONTINUA A BRILLARE: HA ESORDITO CON LA SERBIA

    Ormai punto fermo e titolare inamovibile, Stankovic ci ha messo pochissimo a ritargliarsi un ruolo da protagonista con la maglia del Club Brugge, indossata quindici volte da quando si è concretizzato il trasferimento in Belgio.

    Per lui anche un goal, arrivato nel 6-0 rifilato ai Rangers nel ritorno del playoff che ha permesso a Vanaken e compagni di volare alla League Phase di Champions League, poi inaugurata col 4-1 inferto al malcapitato Monaco.

    Un rendimento tale da convincere l'ormai ex c.t. Stojkovic a convocarlo nella nazionale maggiore serba: Stankovic ha esordito in occasione del successo dell'Albania che ha decretato la fine dell'esperienza del tecnico, per poi scendere in campo nuovamente dal 1' in Andorra; qui si è reso protagonista di un errore costato la rete del vantaggio dei padroni di casa, un piccolo peccato di gioventù che servirà da monito per il futuro.

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  • IN LIZZA PER IL GOLDEN BOY

    L'ultima notizia lieta per Stankovic è rappresentata dall'inserimento all'interno della lista dei 25 giocatori che si sfideranno per la vittoria del Golden Boy, premio riservato al miglior giovane d'Europa.

    Il suo nome figura tra i cinque a cui è stata assegnata una wild card: tra questi anche Pio Esposito, altro gioiello di scuola interista che sta già facendo le fortune in maniera diretta della squadra di Chivu.

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  • ALL'INTER PER IL DOPO CALHANOGLU?

    Le doti da regista e la personalità con cui affronta ogni partita ben si sposano con quella che sarà una futura esigenza per l'Inter, ovvero la ricerca di un nuovo playmaker in sostituzione di Hakan Calhanoglu.

    Il turco ha già flirtato pesantemente con l'ipotesi dell'addio in un'estate turbolenta e segnata dalle voci sul Galatasaray: alla fine è rimasto a Milano, ma difficilmente l'avventura italiana si protrarrà oltre il 30 giugno 2027, quando si esaurirà il contratto con il club nerazzurro.

    Potrebbe partire allora, dunque, l'assalto dell'Inter ad Aleksandar Stankovic, che avrebbe modo di farsi ulteriormente le ossa ad alti livelli per un paio di stagioni: un ritorno reso possibile dai dettagli dell'accordo col Club Brugge, presumibilmente tappa di passaggio prima del grande salto che gli consentirebbe di seguire le orme di papà Dejan.

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