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Leao MilanGetty Images

AAA Leão cercasi: non segna in campionato dalla fine di settembre

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Nella stagione di Rafael Leão, fino a questo momento, c'è stato spazio un po' per tutto. Qualche golletto, qualche assist, un serio problema fisico, qualche fischio "d'amore" (Pioli dixit), un dito davanti alla bocca dopo aver segnato, una mezza polemica social dopo Milan-Sassuolo di fine anno.

A mancare, semmai, è stata la continuità. Un po' per il già citato guaio fisico rimediato a Lecce, a metà novembre, che lo ha costretto a rimanere giocoforza ai box per un mese. E un po' perché il rendimento di Leão non è nemmeno paragonabile a quello della scorsa stagione e della stagione precedente, quella che riportava i rossoneri sul tetto d'Italia.

Tre reti in campionato, più un'altra in Champions League, sono pochine per chi dice di sé: "Mi inserirei in una Top 11 mondiale". E se non è da questi particolari che si giudica un giocatore, nel suo caso è bene soffermarsi anche su questo, sì.

  • L'ULTIMO GOAL IN A? A SETTEMBRE

    L'ultimo goal in campionato di Leão risale addirittura a 3 mesi e 23 giorni fa. Ovvero al 23 settembre, Milan-Verona 1-0 a San Siro. Fanno 11 giorni d'astinenza, o, se preferite, 16 settimane e un giorno. Un'enormità, per uno che nella scorsa stagione aveva timbrato il cartellino 15 volte in Serie A.

    Poi, sì, nel frattempo Leão ha segnato altrove: in Champions League e pure in Coppa Italia. Anche a metà settimana contro l'Atalanta. Ironia della sorte, senza riuscire a salvare il Milan dalla retrocessione in Europa League nel primo caso e dall'eliminazione nel secondo.

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  • Rafael Leao AC Milan 2024Getty Images

    MA NON È TUTTO GOAL CIÒ CHE LUCCICA

    Leão, insomma, si è fermato. Almeno dal punto di vista realizzativo. Aveva cominciato alla grande, almeno dal punto di vista individuale: se la rete contro l'Inter non era bastata per evitare l'umiliazione di un 1-5 difficile da digerire, la splendida acrobazia dell'Olimpico aveva consentito al Milan di superare la Roma alla terza giornata, mantenendosi in vetta a punteggio pieno.

    Da quel momento, appunto, Leão non ha più segnato. Ci ha provato, ci è andato vicino. Ma non ci è mai riuscito. Anche se qualcosa di buono dal suo repertorio si può estrarre: l'assist di Empoli per Loftus-Cheek, ad esempio. La specialità della casa, per un funambolo che spesso preferisce servire il compagno meglio piazzato piuttosto di concludere in proprio un'azione.

    Leão aveva già mandato a segno il baby Simic qualche settimana prima contro il Monza, goal storico in una domenica storica. E aveva fatto lo stesso con Pulisic e Okafor contro la Lazio. Oltre a un doppio assist anche contro il Torino alla seconda, nel contesto di quel già menzionato avvio sprint. Come dire che non è tutto goal ciò che luccica.

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  • SFIDA A LUKAKU

    Sarà lui una delle grandi attrazioni di Milan-Roma, posticipo da Champions League. Nel senso che il Milan tra le prime quattro c'è già, mentre la Roma vorrebbe tanto arrivarci, pur tra un inciampo e l'altro (anche nelle coppe).

    Niente sfida nella sfida con Paulo Dybala: l'argentino è infortunato e a San Siro non ci sarà (come José Mourinho, ma questo è un altro discorso). E così gli occhi saranno puntati su Leão e su Romelu Lukaku, un altro che sta vivendo una stagione particolare: positiva nel suo complesso, specialmente dopo tutto quel che è accaduto in estate, ma con quel cruccio di non riuscire a essere decisivo nei big match.

    Per staccare ancor più i giallorossi in classifica, e per provare a blindare in anticipo uno dei primi quattro posti, Pioli ha bisogno del proprio maghetto. Anche dal punto di vista realizzativo. Perché un digiuno del genere peserebbe come un macigno su qualsiasi attaccante: figuriamoci su uno come Leão.

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  • Leao Milan Atalanta Coppa Italia 2023 2024Getty Images

    I NUMERI STAGIONALI DI LEÃO

    COMPETIZIONEPRESENZEGOALASSIST
    Serie A1636
    Champions League510
    Coppa Italia220
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