Il cartellino rosso di Thomas Tuchel nelle fasi finali dell'andata dei quarti di finale di Champions League del Bayern Monaco contro il Manchester City non è stato una sorpresa. Non ha smesso di inveire e di sbraitare per quasi un secondo durante gli 86 minuti precedenti all'Allianz Arena.
La rabbia di Tuchel era rivolta all'arbitro ma, in realtà, i suoi giocatori erano la vera fonte della sua frustrazione. Dayot Upamecano si è dimostrato un vero e proprio peso nel corso delle due partite, regalando un goal a Manchester e poi un rigore in Baviera, non riuscendo a gestire il pressing del City e la combinazione di ritmo e potenza di Erling Haaland.
Ma a distruggere Tuchel è stata l'incapacità del Bayern di trasformare il possesso palla in goal, in entrambe le partite. Il Bayern ha visto più palloni non solo in casa, ma anche a Manchester e ha anche fatto più tiri della squadra di Pep Guardiola (31-24), eppure ha perso 4-1 in totale.
Dopo una stagione in cui comunque i bavaresi hanno vinto la Bundesliga, seppur in modo rocambolesco, ora è il tempo di sistemare le cose, specie in attacco, dove presto potrebbe arrivare il giocatore più simile a Lewandowski tra quelli sul mercato: Harry Kane.



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