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Zalan Vancsa NXGN GFXGOAL

Zalan Vancsa: il prodigio ungherese che ha tanti ammiratori in Premier League

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Pochi mesi fa, per la prima volta dopo due anni, David Manasseh si è imbarcato su un volo diretto all’estero.

Il superagente, che ha negoziato alcune delle più grandi operazioni di sempre, compreso quella che ha portato Gareth Bale al Real Madrid, questa volta è partito alla volta di una destinazione insolita.

E’ volato infatti in Ungheria per incontrare un ragazzo di nome Zalan Vancsa.

La compagnia di Manasseh, la IMC Stellar Sport, rappresenta alcuni dei migliori giocatori del pianeta, da Jack Grealish a straordinari talenti come Jeremy Doku ed Eduardo Camavinga.

Manasseh ha seguito Vancsa per oltre un anno ed il suo desiderio era quello di fare di lui il suo primo cliente ungherese. Non ci è voluto molto prima che i due si accordassero e mettessero nero su bianco e la cosa ha rappresentato per la giovane ala diciassettenne una svolta straordinaria.

Grazie alle sue prestazioni nella massima serie magiara con la maglia dell’MTK Budapest ed i numeri impressionanti in UEFA Youth League, competizione nella quale in quattro partite ha segnato cinque goal e fornito due assist, si è imposto come uno dei più grandi talenti emersi nel 21° secolo nel suo Paese.

La sua ascesa ha sorpreso in tantissimi, ma la verità è che Vancsa tutto questo l’ha sempre avuto scritto nel suo destino.

Il calcio l’ha infatti nel sangue. Suo padre, Miklos, ha giocato quasi 300 partite nel massimo campionato ungherese, vestendo le maglie di MTK e Videoton.

Era quindi naturale che Zalan si dedicasse a ciò che per lui è sempre stata una cosa di famiglia.

“Ricordo che ancora non camminava, ma appoggiato al divano già calciava il pallone”, ha raccontato Miklos Vancsa a GOAL.

“Poi ha iniziato a camminare e il calcio è diventato parte centrale della sua vita”.

Anche il fratello di Zalan, Milan, è d’accordo.

“Ogni giorno giocava a calcio dopo la scuola. Correva, si cambiava le sue maglie da calcio, faceva finta di segnare: era completamente innamorato del gioco”.

Zalan si è unito all’ex club di suo padre, l’MTK Budapest, in giovane età. Ha iniziato a distinguersi fin da subito e già a 15 anni ha iniziato ad allenarsi regolarmente con la prima squadra, il tutto mentre era semplicemente dominante nel campionato U19.

“L’ho visto giocare nell’U19 per la prima volta”, ha ricordato Michael Boris, ovvero il tecnico che facendolo esordire nell’aprile del 2021 ha fatto di Zalan il secondo più giovane calciatore ad aver vestito la maglia dell’MTK, a GOAL.

“Oh! Era molto veloce e aveva una tecnica eccellente. Mi piaceva il fatto che fosse molto abile, ma che non si limitava a tenere palla. Poteva tranquillamente chiudere un’azione con un tiro o con un assist”.

In estate, Boris è stato sollevato dal suo incarico, ma il suo successore, Giovanni Costantino, condivide la stessa ammirazione per Vancsa.

“Penso che abbia un qualcosa in più, un qualcosa di speciale. Ovviamente deve lavorare ancora, ma ha tutte le carte in regola per diventare un top player”, ha svelato a GOAL.

Con Costantino alla guida della squadra, Vancsa ha attirato l’attenzione di molti già nel corso dell’estate e le sue prestazioni gli sono valse un posto fisso in prima squadra.

La sua prima partita ufficiale è diventata memorabile, visto che è stato gettato nella mischia a 20’ dalla fine di una sfida contro l’Ujpest quando l’MTK era sotto di un goal.

“Gli ho detto di tenersi pronto, perché sarebbe entrato e avrebbe deciso la partita”, ha ricordato Costantino, che al momento non poteva immaginare che quelle parole sarebbero diventate profetiche.

L’MTK ha prima pareggiato con Miovski dopo una percussione di Vancsa e poi ha vinto grazie alla rete in pieno recupero dello stesso talento ungherese.

Grazie a questa rete è diventato il più giovane marcatore del club in massima serie in cento anni di storia ed il sesto in assoluto del calcio magiaro. Il grande Ferenc Puskas, quando ha trovato per la prima volta il goal in campionato, aveva solo un mese in meno di Vancsa.

“Quello che ha fatto nel corso del 2021 è stato incredibile. A volte mi sveglio la mattina e mi do un pizzico per vedere se quanto sta accadendo è reale”, ha ammesso Miklos Vancsa.

Il ragazzo ha attirato l’attenzione di molti, come è normale che sia, per quanto fatto in campionato, ma anche in UEFA Youth League si è distinto.

In 350’ contro Sparta Praga e Genk, ha messo la firma su sette reti, prima che la sua squadra venisse eliminata proprio dai belgi nel secondo turno.

L’unica cosa che ancora manca per completare il puzzle è il riconoscimento internazionale. Ha segnato una doppietta e fornito un assist contro la Serbia U17, ma nonostante quanto fatto vedere non è stato ancora convocato per l’U19 o per l’U21.

E’ questa una cosa che ha sorpreso non solo suo padre, ma anche anche i tutti più importanti osservatori della Premier League.

“Un osservatore [di una squadra che di recente ha vinto la Premier League], è andato recentemente a vedere una partita dell’Ungheria U19 contro l’Italia, proprio perché si aspettava di vedere Zalan in campo. Quando ha capito che non era stato nemmeno convocato, è rimasto molto sorpreso. Non poteva credere al fatto che il commissario tecnico lo avesse ignorato”, ha raccontato Miklos Vancsa.

Ovviamente è solo una questione di tempo, visto che il ragazzo è entrato nel mirino di tutti i più importanti club europei.

“Lui può superare molti ostacoli - ha concluso Miklos Vancsa - Sa che deve lottare per la sua carriera. Non troverà tappeti rossi, ma è un combattente ed è pronto per questa sfida”.

“E’ un lavoratore, non si lamenta mai e dà sempre tutto. Credo che abbia la mentalità per fare il passo successivo in carriera”, ha detto Costantino.

La prossima sfida sarà quella di trovare il club giusto che lo aiuti a crescere ulteriormente. Una sfida che la ICM Stellar e David Manasseh sono più che pronti ad affrontare.

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