Weghorst MessiGetty - Twitter

Weghorst risponde a Messi: "Volevo mostrargli il mio rispetto, ma almeno sa il mio nome"

Sono stati, senza alcun dubbio, i Mondiali di Lionel Messi, quelli conquistati dall'Argentina: dei suoi goal, certo, ma anche dei tormentoni offerti dalla "Pulga". Uno, su tutti, quello creato e "montato" nel post-gara contro l'Olanda, ai quarti di finale.

"Que mira Bobo?".

Una frase che passerà alla storia e che ha acceso il dibattito dopo una delle sfide più tese dell'intera competizione: in un primo momento in tanti si son chiesti con chi ce l'avesse il capitano dell'Argentina, poi il mistero è stato risolto.

Messi si riferiva a Wout Whegorst, attaccante autore della doppietta che ha portato il match ai tempi supplementari.

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Dopo la sfida non sono stati pochi i confronti "accesi" tra i protagonisti in campo, con Weghorst che nel tunnel ha avuto un battibecco anche con "El Kun" Sergio Aguero, che ha seguito la Nazionale di Lionel Scaloni in Qatar.

Rientrato in Turchia, dove gioca con la maglia del Besiktas, pur in prestito dal Burnley, l'attaccante olandese ha provato a far chiarezza su quella frase di Messi e sul confronto con il campione del mondo, ai microfoni di A Spor.

"Per me sono tutti uguali: ho molto rispetto per lui, è il migliore o uno dei migliori di sempre. Volevo mostrarglielo, il mio rispetto, ma lui non è stato disposto ad accettare. Era ancora un po' arrabbiato con me: in compenso vediamo il lato positivo. Sa il mio nome".

Capitolo chiuso, insomma, in uno degli episodi più celebri dei Mondiali appena conclusi: quello che ha consegnato alla storia il "Que mira Bobo?", diventato iconico.

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