Il mondo del calcio non ha solo i protagonisti dentro il rettangolo verde, ma anche quelli che orbitano attorno, magari proprio con un piede sull'erba ma non per questo al centro del gioco. Bordocampisti, cameraman, raccatappalle che diventano, volenti o nolenti, celebrità. Per 15 minuti o più.
Chiedere a Yuri Cortez, fotografo di El Salvador che ha rubato la scena agli scorsi Mondiali in terra russa. In molti se lo ricorderanno: travolto da Mandzukic e dagli altri giocatori della Croazia dopo il goal decisivo contro l'Inghilterra, pass per il turno successivo, continuò a scattare foto entrate di diritto tra le migliori del torneo.
Cortez venne aiutato dai colleghi e dai giocatori della Croazia a rialzarsi, tra gli applausi del pubblico e le scuse di Brozovic, Perisic e Manduzkic. Due mesi dopo quell'episodio, il fotografo si è recato proprio in terra croata per passare le vacanze estive con la famiglia.
Qui Cortez è stato ricevuto come un eroe. Interviste sui quotidiani croati e i siti web, foto ricordo con i tifosi, messaggi-video ricevuti da alcuni protagonisti della Croazia e maglia-ricordo, autografata, da parte di Mandzukic. Di fatto è stato proprio l'Ente Nazionale Croato per il Turismo ad invitare Cortez, ex capo AFP in Messico, a Dubrovnik e Split.
"Le foto scattate dal reporter hanno fatto il giro del mondo, immortalando proprio in quest’occasione, oltre all’euforia della nazionale, anche l’affabilità e la simpatia dei nostri giocatori" le parole del direttore e dell'Ente Nazionale Croato per il Turismo Kristjan Stanicic.
"Siamo contenti che Yuri abbia accettato il nostro invito, poiché avrà modo di constatare di persona quanto la Croazia sia un Paese straordinario e cordiale". Un istante non programmato che l'hanno reso celebrità in terra croata, oltre i canonici 15 minuti.