Da Hidetoshi Nakata a Keisuke Honda, e poi anche Takefusa Kubo, il calcio giapponese prospera quando si parla di giovani talenti. L'ultimo è appunto Kubo, che, nonostante i suoi alti e bassi in Liga, ha già offerto un assaggio di ciò che potrà offrire alla nazionale nel prossimo decennio.
La buona notizia è che potrebbe non essere l'unico a portare il calcio asiatico a nuovi livelli. Un altro designato come futuro grande giocatore è il giovanissimo Ryotaro Araki, centrocampista offensivo che ha disputato un'ottima stagione nella J-League con i Kashima Antlers.
Il 19enne Araki ha segnato 11 goal e fornito 8 assist in tutte le competizioni nel corso del 2021. Alla conclusione della J-League mancano ancora 5 giornate. I 9 goal in campionato di Araki lo pongono a un passo dal diventare il secondo adolescente ad andare in doppia cifra in una sola stagione, seguendo le orme dell'ex nazionale giapponese Shoji Jo.
Jo ci riuscì nel 1994, 4 anni prima di andare a segno nella partita che qualificò il Giappone alla sua prima Coppa del Mondo in Francia, oltre a guadagnarsi l'opportunità di giocare nella Liga con il Valladolid.
Si spera che Araki possa seguire un percorso simile, diventando una stella della nazionale e giocando in uno dei più grandi campionati europei, anche se non va messa troppa pressione sulle spalle di un calciatore ancora così giovane.
A differenza di Kubo, considerato un fenomeno calcistico ancor prima di lasciare la sua terra natale per iscriversi a La Masia del Barcellona a 10 anni, Araki si è cimentato in una serie di sport prima di focalizzare le proprie energie sul calcio.
"Sono molto felice quando segno un goal" ha detto Araki per giustificare la propria decisione di giocare a calcio. La conferma arriva dal modo gioioso con cui esulta ogni volta che va a segno.
Dopo aver iniziato la propria formazione calcistica a Kumamoto, la sua città natale, Araki ha attirato l'attenzione per la prima volta quando ha segnato una doppietta in Giappone-Thailandia, gara inaugurale del campionato asiatico Under 16 del 2018. Dopo quella partita è stato nominato man of the match. In seguito ha giocato tutte le partite, aiutando il Giappone a laurearsi campione in Malesia.
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Poco più di un anno dopo, nell'ottobre 2019, è stato reso noto che Araki si sarebbe unito ai Kashima Antlers: club che aveva seguito da vicino per molti anni.
"Ho iniziato a guardare le partite dei Kashima Antlers e ho sentito una connessione con Atsuto Uchida", ha detto Araki, riferendosi al difensore della nazionale giapponese, che ha fatto il suo debutto tra i professionisti nel club, dopo aver finito il liceo da pochi mesi. "Mi ha ispirato e impressionato il modo in cui ha giocato”.
È successo che la prima stagione di Araki con i Kashima è stata anche l'ultima di Uchida, visto che il terzino si è ritirato nel 2020 dopo essere tornato al suo club d'infanzia dopo l’esperienza in Germania, dove ha giocato sia per lo Schalke che per l'Union Berlin.
Araki è stato utilizzato prevalentemente come ala durante la sua prima stagione, segnando 2 volte in 26 presenze in J-League, tra cui una rete in extremis nel pareggio contro il Vissel Kobe, che ha rappresentato anche il suo primo goal tra i professionisti.
Ma essendo stato spostato più al centro nel 2021, come seconda punta o numero 10 ha aumentato il numero di reti, arrivando a quota 4 nelle prime 3 partite della stagione. E le difese stanno improvvisamente lottando per limitare il suo gioco.
"Si fa sempre trovare disponibile per ricevere la palla dai suoi compagni di squadra e proporre una buona traccia di gioco", ha detto il compagno di squadra di Araki, nonché amico, Yuta Matsumura.
“Taro, quando gioca dietro l'attaccante, diventa il cuore della squadra".
E sono qualità e fiducia nel gioco che definiscono Araki come un talento potenzialmente speciale su cui il calcio giapponese può appoggiarsi negli anni a venire.
