L'inchiesta Prisma, avviata dalla Procura di Torino per far luce sui conti della Juventus nei passati esercizi, continua ad essere oggetto di discussione: non solo per quanto riguarda il club bianconero, ma anche per i giocatori attuali o per quelli che hanno avuto modo di indossarne la maglia.
Uno di questi è Paulo Dybala che, come riportato da 'la Repubblica', nella giornata di ieri è stato interrogato in qualità di persona informata dei fatti da alcuni agenti della Guardia di Finanza, giunti appositamente a Roma da Torino.
Nel mirino degli agenti alcuni nuovi aspetti emersi dall'inchiesta Prisma che, è bene ricordarlo, contiene accuse di falso in bilancio, aggiotaggio informativo e false comunicazioni al mercato nei confronti della Juventus: le domande poste all'attaccante argentino della Roma hanno riguardato il periodo trascorso a Torino e, nello specifico, una cifra.
Si tratta di circa 3 milioni di euro, somma finita al vaglio degli inquirenti dopo una richiesta di risarcimento avanzata dall'avvocato di Dybala alla Juventus, in seguito alla conclusione della trattativa per il rinnovo: nel settembre 2022 (cioè quando l'ex Palermo si trovava già nella Capitale) sarebbe arrivata una proposta di risarcimento per responsabilità precontrattuale da 3 milioni, inserita dalla Juventus nel nuovo bilancio alla voce 'fondo rischi'.
Proprio questa cifra avrebbe insospettito i pm, poiché molto vicina ai 3,783 milioni che le parti avevano accordato di spalmare nel 2021 sulla stagione seguente, intesa che è parte integrante della famosa 'manovra stipendi bis' attuata dalla Juventus per posticipare il pagamento di alcuni stipendi relativamente alla stagione 2020/2021.
Il prossimo 27 marzo si terrà l'udienza preliminare in ambito giuridico, mentre sotto l'aspetto sportivo sono attese decisioni che, oltre alla Juventus, potrebbero colpire anche i giocatori: l'articolo 31 del Codice di giustizia sportiva vieta alle società di pattuire o corrispondere compensi in violazione delle norme federali, e ai calciatori di sfruttare un accordo per riceverne. Da regolamento, dunque, Dybala rischia di andare incontro ad una squalifica della durata di almeno un mese.