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 tacconiGetty Images

Le condizioni di Stefano Tacconi: "Seconda tac e nessun riscontro negativo"

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C'è grande preoccupazione attorno alle condizioni di salute di Stefano Tacconi: dalla giornata di sabato 23 aprile, l'ex portiere della Juventus si trova ricoverato in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia dell'Ospedale di Alessandria.

Secondo quanto riportato dal 'Corriere della Sera', Tacconi, 64 anni, avrebbe accusato un malore nella mattinata di sabato, dopo aver partecipato la sera precedente ad un evento svoltosi ad Asti.

Nel pomeriggio di domenica 24 aprile, l'ospedale di Alessandria ha emesso un bollettino sulle condizioni di Tacconi tramite le parole di Andrea Barbanera, direttore della struttura di neurochirurgia dell'istituto:

"Stefano Tacconi è arrivato in ospedale ieri 23 aprile nel primo pomeriggio a seguito di una emorragia cerebrale da rottura di un aneurisma. Le condizioni sono apparse subito importanti e serie, abbiamo immediatamente svolto le indagini necessarie e svolto durante la notte un trattamento per evitare una seconda emorragia. Al momento le condizioni sono ancora importanti ma stazionarie e la stazionarietà in questo caso è un evento favorevole. Sarà possibile avere una più precisa idea sugli esiti solo nei prossimi giorni".

In carriera Tacconi ha difeso la porta bianconera dal 1983 al 1992 vincendo praticamente tutto: 2 Scudetti, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Coppa UEFA, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa UEFA e 1 Coppa Italia.

Oltre ai colori zebrati, l'ex portiere umbro ha vestito anche le casacche di Spoleto, Pro Patria, Livorno, Sambenedettese, Avellino e Genoa.

Lunedì 26 sono arrivati nuovi aggiornamenti sulle condizioni di Tacconi attraverso una nota ufficiale dell'ospedale di Alessandria:

"A seguito del ricovero di Stefano Tacconi, si riporta la dichiarazione di Andrea Barbanera, direttore della Struttura di Neurochirurgia e di Fabrizio Racca, direttore della Terapia Intensiva, che stanno trattando il paziente: “La situazione è ancora stazionaria. Tacconi è farmacologicamente sedato, ma ha dato qualche segno di gesto finalistico. Il percorso sarà ancora lungo e i prossimi giorni saranno determinanti per capire l'andamento della situazione. Sicuramente il fattore tempo è stato fondamentale: aver riconosciuto il problema e aver centralizzato le cure, trasferendo il paziente in un ospedale hub, ha fatto la differenza per un intervento precoce al fine di evitare una seconda emorragia che sarebbe potuta essere fatale. Ora dobbiamo dare tempo a Tacconi di combattere, grazie alle cure che sta ricevendo in Terapia Intensiva, e affrontare con forza i prossimi giorni".

Proseguono gli accertamenti per Tacconi, ancora ricoverato nell'ospedale di Alessandria. A fornire aggiornamenti è il figlio dell'ex calciatore, Andrea, attraverso il suo profilo Instagram. Il giovane ha pubblicato una storia venerdì 29 con le ultime novità sugli esami a cui si è sottoposto il padre:

"Anche la seconda TAC di stasera è andata bene. Nessun riscontro negativo. Avanti così".
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