Non esiste qualcosa di paragonabile all'Old Firm, non esiste una sfida come quella tra Celtic e Rangers. Più che un derby è una religione, un 'Vecchio Affare' non soltanto di Glasgow, non soltanto scozzese, ma anche italiano.
Il primo a capirlo è Paolo Di Canio che nel 1996 lascia il Milan per approdare al Celtic. E' l'inizio di una tradizione, la nascita di un legame tra la Scozia e l'Italia che si tramuterà in leggenda.
"Quando indossi la maglia del Celtic - racconta Di Canio - è come una trasfusione, 100 anni di storia permeano la tua pelle". Una sola stagione per lui, impreziosita da 12 reti e dal premio di miglior giocatore dell'anno.
Di Canio passa poi il testimone a 'Tarzan' Annoni, che in due stagioni al Celtic vince il campionato e la Coppa di Lega. Arriva dalla Roma nel 1997, l'anno in cui anche la parte protestante di Glasgow comincia a parlare italiano.
social mediaIn un colpo solo ai Rangers arrivano Lorenzo Amoruso, Gennaro Gattuso, Luigi Riccio, Marco Negri e Sergio Porrini. 'Ringhio' è il più giovane della compagnia ma capisce ben presto cosa significa appartenere ai 'Light Blues'.
"Il mio primo Old Firm è stato con la squadra riserve e allo stadio c'erano comunque 40.000 persone. Ho pensato fossero pazzi".
Non è follia ma fede, a prescindere dal livello, a prescindere dalla categoria. Dopo il fallimento del 2012, per la prima partita dei Rangers contro l'East Sterling in quarta divisione, all'Ibrox si sono presentati in 50.000. E guai a chiamarli pazzi.
Se tifi Rangers sei protestante e unionista, ma Amoruso ha sfidato questa convinzione diventando il primo capitano cattolico nella storia del club. I giornali attaccano e i tifosi del Celtic gli danno del traditore, lui risponde in campo dove non importa quale sia il tuo credo.
"Cominciai a fare il segno della croce nel tunnel degli spogliatoi anziché sul campo prima della palla al centro, non per rinunciare a un pezzo di me, ma per non ferire i compagni e chi viveva al mio fianco. Il crocefisso dal collo non l'ho tolto mai, lo tenevo infilato sotto la maglia della salute. Da capitano avevo delle responsabilità. I Rangers sono una fede".
Amoruso vince coi Rangers tutto quello che c'è da vincere e non è un caso che il suo esordio lo fa proprio in un Old Firm: "Io non dovevo neanche essere convocato, dopo 19’ si fece male il nostro difensore centrale titolare, così entrai io. Riuscii a giocare una grande partita, vincemmo 2-1: esordio migliore non poteva esserci".

E se Amoruso i goal li evitava, Negri pensava a farli. L'attaccante italiano vive nel 1997/98 la stagione migliore della sua carriera: titolo di capocannoniere con 32 reti in 29 partite e 5° posto nella classifica della Scarpa d'Oro. Il goal più importante? Ovviamente quello al Celtic Park che lui stesso ha definito "un privilegio".
Cosa sia realmente l'Old Firm non è facile spiegarlo: "E' uno scontro tra due club, due colori, due modi di vivere, due culture e, non per ultimo, due religioni". Ma bisogna viverlo e Amoruso l'ha fatto con la fascia di capitano al braccio: un cattolico leader dei protestanti, ma che non ha rinnegato i suoi valori. Che non ha mai spesso di pregare.
Dopo di lui, dopo di loro, anche Donati, Vanoli e Maniero hanno lasciato un pezzo del loro cuore a Glasgow. L'ultimo italiano a proseguire la trazione è stato Leonardo Fasan, uno che a 22 anni ha subito capito che "il Celtic non è soltanto una squadra ma uno stile di vita".
GettyCresciuto nel vivaio dell'Udinese, il giovane portiere si è trasferito in Scozia nel 2010: "Quando mio papà David mi disse che mi voleva il Celtic - racconta - chiesi subito a che ora fosse il primo aereo". Tuttavia Fasan non è mai riuscito a esordire con la maglia del Celtic in partite ufficiali, giocando solo amichevoli e la International Champions Cup. Un sogno realizzato soltanto a metà.
Il Vecchio Affare è tornato nel 2016, prima solo in coppa e poi anche in campionato, dopo quattro anni in cui Glasgow non era stata più la stessa. A dominare da allora è stato sempre il Celtic, prima del nuovo ribaltamento con sei successi Rangers nelle ultime otto. Adesso vai a guardare il calendario e scopri qual è la prossima partita in programma. Esatto, proprio quella. L'Old Firm.




