Marcelo Flores è l’uomo del momento in Messico e questo grazie ai suoi straordinari exploit alla 2021 Revelations Cup che si è disputata ad inizio mese.
Il giovane talento dell’Arsenal, che ha compiuto 18 anni ad ottobre, è stato protagonista assoluto ed ha trascinato il Messico Under 20 alla vittoria del torneo, con due successi in tre partite giocate.
E’ andato in goal in due occasioni, nelle vittorie contro Brasile e Stati Uniti e le sue prestazioni, unite alle sue esultanze acrobatiche - imparate da autodidatta con un trampolino a casa - gli sono valse le attenzioni di un intero Paese.
E’ stato eletto miglior giocatore della competizione e da allora la stellina dei Gunners diventata una presenza su tutti i giornali e c’è addirittura chi già chiede un’immediata promozione in Nazionale maggiore.
“La stampa e le TV si sono interessate molto a lui - ha spiegato a Goal Ruben Flores, il padre di Marcelo - Ma non so perché siano tutti così entusiasti”.
“Marcelo ha già avuto altre belle esperienze con l’U20, con la quale ha giocato anche in Paesi come Danimarca e Spagna, ed ha sempre fatto bene, quindi non capisco cosa ci sia di diverso adesso”.
“Forse è perché ha fatto molto bene ed ha segnato contro il Brasile”.
“Ma Marcelo non permetterà che questo lo tocchi. Vuole solo giocare a calcio. E’ questo ciò che ama”.
Marcelo Flores deve proprio al padre Ruben, che è nato a Città del Messico e che ha giocato anche in nella Primera Division dal 1988 al 1990 con l’Atlante, la sua cittadinanza messicana.
Il giovane attaccante dell’Arsenal potrebbe però rappresentare anche il Canada, ovvero il suo Paese natale, e l’Inghilterra, visto che ha ottenuto ad inizio anno il passaporto britannico.
Attualmente sta mantenendo aperte tutte le opzioni ed il padre è convinto che non ci sia bisogno di prendere in fretta una decisione così importante, soprattutto quando si è ancora così giovani.
“Non è il momento di scegliere - ha spiegato Ruben - è ancora troppo giovane”.
“L’anno scorso ha ricevuto un invito dal Canada, ma c’era il Covid e stava già andando in Messico, quindi non era il momento giusto”.
“Ha partecipato ad un ritiro con l’U16 dell’Inghilterra, ma allora non aveva ancora il passaporto. Tutto ciò che serviva per ottenere la cittadinanza inglese è arrivato quest’anno”.
“Al momento non vediamo la cosa come una decisione difficile, lui ama giocare a calcio ed è questo quello che conta”.
“Va dove viene invitato e si è divertito molto con il Messico. Per tutto il resto è troppo giovane”.
L’exploit con il Messico non rappresenta certo una sorpresa per chi ha avuto modo di vedere come ha iniziato la stagione con l’Arsenal”.
In otto presenze con l’Under 18 ha messo a segno sei reti e fornito due assist.
Le sue prestazioni hanno attirato anche le attenzioni di Mikel Arteta, che più volte negli ultimi mesi lo ha fatto allenare in prima squadra.
Anche se in questa stagione non ha magati avuto le opportunità che in molti si aspettavano a livello U23, sembra che il tutto possa essere tradotto in una mera questione di tempo. Presto verrà promosso nella squadra guidata a Kevin Betsy.
“Allenarsi con la prima squadra è stato un sogno - ha raccontato Flores a Goal in un’intervista rilasciata a dicembre 2020 - Non potevo credere a ciò che stava accadendo”.
“Mi sto godendo tutto ciò che sto vivendo. Voglio diventare una leggenda di questo club”.
La vita di Flores ha sempre ruotato intorno al calcio.
Sia sua madre che suo padre hanno giocato quando erano più giovani e Ruben, una volta appesi gli scarpini al chiodo, è diventato allenatore.
Ha lavorato con l’Ontario Soccer Association e quindi Marcelo non è mai stato lontano da un pallone e la stessa cosa vale per le due sue sorelle Tatiana e Silvana.
“Marcelo ha sempre preso un pallone a calci - ha svelato Ruben - fin da quando era un bambino”.
“Se andavo a lavorare in jeans e maglietta, mi dava un bacio e mi salutava, ma se indossavo abbigliamento da calcio iniziava a fare delle domande”.
“Dopo di questo sarebbe andato a prendere le sue scarpe ed il suo pallone e mi avrebbe raggiunto prima ancora che potessi entrare in macchina. A quel punto dovevo portarlo con me. Ha sempre amato il calcio”.
“Ricordo che lui e le sorelle tornavano presto da scuola per guardare la Champions League”.
“Amavano il Barcellona di Messi, Xavi ed Iniesta”.
“Quindi li andavo a prendere, tornavamo a casa, pranzavamo e guardavamo tutte le loro partite”.
Per Marcelo la prima grande occasione è arrivata quando è stato visto giocare a calcio mentre si trovava alle Isole Cayman.
Ruben era l’allenatore della squadra femminile delle Isole Cayman all’epoca e spesso portava la sua famiglia con sé.
Durante una trasferta, un allenatore del settore giovanile dell’Ipswich Town, Steve Foley, ha tenuto un ‘training camp’ e Marcelo ha fatto abbastanza da guadagnarsi le sue attenzioni.
L’Ipswich l’ha quindi invitato per un provino ed è così che si è assicurato un posto nell’’academy’ nel 2016.
Inizialmente ha fatto la spola dal Canada, ma una volta che i membri della sua famiglia hanno ottenuto i visti necessari, tutti insieme si sono trasferiti nel Regno Unito.
Marcelo ha trascorso due anni con l’Ipswich prima di trasferirsi all’Arsenal nel 2018.
Le sorelle Tatiana e Silvana ora giocano rispettivamente con il Chelsea ed il Tottenham, ma anche loro sono passate per l’Arsenal.
Marcelo è stato rapidamente promosso in U18 ed è stato uno degli elementi di spicco della squadra nella scorsa stagione.
L’Arsenal lo ha premiato con il suo primo contratto da professionista nell’ottobre del 2020, la cui scadenza è stata fissata tra tre anni, ma c’è anche un’opzione che consente di rinnovarlo per altre due stagioni.
Per quanto sta facendo, la sensazione è quella che insieme ai vari i Charlie Patino, Omari Hutchinson e Salah Oulad M'Hand, presto busserà alle porte della prima squadra.
“Sta facendo il suo percorso - ha detto Ruben - e si sta godendo il calcio”.
“In questo momento, è tutto ciò che conta”.


