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Le lacrime di Chiellini: "Io, Buffon, Bonucci e Barzagli un pezzo di storia della Juve"

Un turbinio infinito di emozioni. Per Giorgio Chiellini sono giorni di saluti dopo una lunga carriera all'insegna di tre colori: il bianco e il nero della Juventus e l'azzurro della Nazionale.

Il difensore ha salutato l'Italia in occasione della 'Finalissima' persa a Wembley, Londra, contro l'Argentina, a pochi giorni dall'ultima apparizione con la maglia di 'Madama'.

Il commiato alla Juventus è proseguito, però, con un video pubblicato sui canali social del club bianconero, in cui il difensore ha ripercorso i 17 anni all'ombra della Mole, sempre con la stessa maglia.

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Rivivendo il suo percorso attraverso alcune immagini, Giorgio Chiellini non riesce a trattenere le lacrime quando sullo schermo davanti a lui appare uno scatto che lo ritrae con Gigi Buffon, Leonardo Bonucci e Andrea Barzagli:

"È un pezzo di storia della Juve, abbiamo condiviso tanto, tutto... dieci anni. Penso che Gigi sia quello con cui ho giocato di più nella mia vita. Leo è il secondo. Con Barza un po' meno, ma siamo lì. Questa è una foto che farà scendere una lacrima a tanti tifosi juventini per qualche anno ancora".
"Gigi è genuino, è vero e ti coinvolge in tutto quello che dice e che fa. È speciale. Barzaglione invece è sempre stato per tutti noi una roccia in campo e fuori. Riusciva ad essere autorevole con i più giovani e con i sudamericani con una leggerezza non scontata. Dico sempre che era il nostro ambasciatore in Sudamerica, riusciva sempre a guadagnarsi la stima di tutti. Ricordo che nell'ultimo mese che giocava non aveva tregua: ogni giorno uno scherzo. Tra lo spogliatoio, il campo, la macchina, gli hanno fatto di tutto! Martin (Caceres, ndr), Paulo (Dybala, ndr)... L'hanno ucciso... Però dimostra anche l'affetto che avevano nei suoi confronti. Di Leo Bonucci mi impressiona l'energia che ha, che riesce a mettere contro tutti: ha una forza inesauribile, ha vissuto tanti momenti in cui ha superato montagne insormontabili, vette che in quel momento erano in condizioni avverse, ma con un'energia che veniva sempre fuori. Contro tanti detrattori ha dimostrato di aver fatto una carriera che nessuno pensava, ha messo qualcosa dentro al campo che non era scontato".
"Tanti dicono che è stato fortunato a giocare con Barzagli e Chiellini, ma la verità è che tutti noi quattro ci siamo migliorati a vicenda per arrivare a quei livelli, non ce n'è uno che non abbia tratto giovamento dalla presenza dell'altro e credo che sia una cosa molto bella".

Chiellini riavvolge il nastro e torna alla stagione 2005/2006, la sua prima con la Juve:

"L'esordio nel 2005 al posto di Nedved. Non è stato facile perché le prime dieci partite faccio panchina e tribuna e venivo da annate in cui giocavo sempre. Quel gruppo di campioni era immenso, io ero tanto giovane e forse non mi sentivo neanche pronto a livello mentale per far parte di quel gruppo. Poi paradossalmente andai in Under 21 per due partite a inizio ottobre e quando tornai iniziai a giocare un tot di partite consecutive finchè in quella stagione sono riuscito a fare 23 presenze di cui 6 in Champions League".

La Serie B e l'ammirazione per Alessandro Del Piero:

"Uno giustamente dice che Chiellini è rimasto in Serie B, ma lì quelli che fecero davvero un sacrificio furono altri, Pavel, Alex, Gigi, David e Mauro (ovvero Nedved, Del Piero, Buffon, Trezeguet e Camoranesi, ndr). Loro sì, erano campioni del mondo e Palloni d'Oro. Sentirmi sempre più importante in quella squadra mi ha aiutato a diventare il giocatore che poi sono stato fino a oggi".
"Sicuramente Alex è stato per tutta la Juve il simbolo di una vita. È una persona di riferimento che ha dato tantissimo alla Juve e anche a me, in quegli anni in cui arrivi e ti fanno capire certe dinamiche, certi valori che poi riesci a portare avanti".

A ereditare la fascia da capitano di Chiellini sarà Bonucci:

"Leo l'ha già presa un sacco di volte. Ora sarà un po' più solo. Proverà lo stesso sentimento che ho provato quando è andato via Gigi. Chiaro soddisfazione per essere il Capitano ma io avrei preferito ad essere il vice di Gigi fino ad oggi. Rimanere solo ti dà la possibilità di colmare il vuoto che lascia il tuo compagno e farlo nel giusto modo. Leo ha sia personalità, dovrà essere se stesso e sicuramente lo sarà con i suoi pregi e i suoi difetti per guidare la squadra nei prossimi anni che dovranno vederci tornare a sollevare un trofeo. E mi auguro che Leo già il prossimo anno sollevi il suo primo trofeo da capitano".

Chiellini chiude con un'immagine simbolica:

"La foto con la fascia in testa durante una semifinale con il Real è la foto che userei per descrivere la mia carriera".
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